La Chiesa Santuario di Beata Giuseppina Bakhita: una testimonianza di fede a Schio
La Chiesa Santuario di Beata Giuseppina Bakhita si trova nella città di Schio, in provincia di Vicenza. Questo luogo di culto è dedicato alla Beata Giuseppina Bakhita, la cui vita straordinaria ha ispirato molte persone in tutto il mondo.
Giuseppina Bakhita nacque in Sudan nel 1869 e fu venduta come schiava all’età di sette anni. Dopo essere stata venduta più volte, fu infine acquistata da un console italiano che la portò con sé in Italia. Qui Bakhita fu liberata e iniziò a lavorare come domestica presso diverse famiglie, finché non incontrò le Suore Canossiane. Fu grazie a loro che Bakhita abbracciò la fede cristiana e intraprese la vita religiosa.
Il Santuario di Schio è stato costruito per onorare la Beata Giuseppina Bakhita e la sua testimonianza di fede. Il progetto, realizzato dall’architetto Renzo Favaron, è stato completato nel 2001 e presenta un’architettura moderna e minimalista.
L’interno del Santuario è caratterizzato da un’ampia navata centrale, illuminata da grandi finestre che creano un’atmosfera luminosa e accogliente. Sulle pareti laterali sono presenti opere d’arte contemporanea, tra cui alcune sculture di Sandro Chia e una grande tela di Giuseppe Zigaina.
Il punto focale del Santuario è la cappella dedicata alla Beata Giuseppina Bakhita. Qui è presente una statua raffigurante la Santa, realizzata dallo scultore Bruno Lucchese. Ai lati della cappella sono presenti due lapidi in memoria dei genitori di Bakhita, che furono venduti come schiavi insieme a lei.
Il Santuario di Schio è diventato un luogo di pellegrinaggio per molte persone, che vengono qui per pregare e meditare sulla vita di Bakhita e sulla sua testimonianza di fede. Il Santuario ospita anche numerose attività culturali e religiose, tra cui concerti, mostre d’arte e momenti di preghiera.
In sintesi, la Chiesa Santuario di Beata Giuseppina Bakhita rappresenta un importante luogo di culto e testimonianza di fede a Schio. La sua architettura moderna e accogliente, insieme alle opere d’arte contemporanea presenti al suo interno, creano un’atmosfera unica e suggestiva. Se siete alla ricerca di un luogo per pregare e meditare sulla vita di una Santa straordinaria, il Santuario di Schio è sicuramente una meta da non perdere.
APPROFONDIMENTI E CENNI STORICI, DETTAGLI SUI MIRACOLI:
Suor Giuseppina Bakhita muore il giorno 8 febbraio 1947 dopo una lunga e dolorosa malattia.
La salma della religiosa viene inizialmente sepolta nella tomba di una famiglia scledense, i Gasparella, in vista di una successiva traslazione nel Tempio della Sacra Famiglia del convento delle canossiane di Schio, attuata nel 1969.
Il giorno 1 dicembre 1978 Papa Giovanni Paolo II firma il decreto dell’eroicità delle virtù della serva di Dio Giuseppina Bakhita. Durante lo stesso pontificato, Giuseppina Bakhita viene beatificata il 17 maggio 1992 e canonizzata il giorno 1 ottobre 2000. La festa liturgica si celebra il giorno 8 febbraio.
L’edificio sacro fu accuratamente restaurato all’interno all’inizio degli anni’90
Descrizione: Le reliquie della beata sono conservate in un’urna lignea scolpita, munita di cristalli collocata sotto l’altare maggiore. L’urna è la stessa utilizzata per conservare le reliquie della beata Maddalena di Canossa fino all’epoca della sua canonizzazione. Le reliquie sono conservate entro il vestito dell’abito in uso delle suore Canossiane.
Epifania: Reliquie Reliquia: Ossa
Ubicazione originaria del Santuario: ripostiglio
Note sulla raccolta: Sono posteriori alla beatificazione di suor Bakhita
Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Oggetti vari.
Conservazione attuale: Alcuni cuori in lamina metallica, un quadretto con il Cristo a ricamo ed un altro con l’immagine della Madonna sono conservati nel ripostiglio. Si possono visionare su richiesta.
La direzione dell’Istituto Canossiano si rivolge per la celebrazione quotidiana feriale della Santa Messa al clero secolare e regolare in loco.
Via Fusinato Arnaldo, 51, 36015 Schio VI, Italy