Il Santuario del Santo Deserto a Cuasso al Monte: Storia, Fede e Avventura
Immerso nel verde delle colline varesine, il Santuario del Santo Deserto, situato a Cuasso al Monte, racchiude una storia secolare di fede, devozione e trasformazioni. Un luogo che, pur nelle sue metamorfosi, continua a evocare un’atmosfera di spiritualità e riflessione, invitando i visitatori a un viaggio interiore e alla scoperta di un patrimonio culturale unico.
Storia e Origini del Santuario
La storia del Santo Deserto affonda le sue radici nel XVII secolo, precisamente nel 1635, quando i Carmelitani Scalzi della provincia di Sant’Angelo di Lombardia diedero inizio alla costruzione di un convento con chiesa e romitori. L’iniziativa fu resa possibile dalla generosa donazione di duemila pertiche milanesi da parte dei conti Gianpietro e Francesco Cicogna, che permisero ai Carmelitani di creare un luogo di preghiera e isolamento.
Come testimonia la mappa del cessato catasto, la chiesa sorgeva all’estremità nord-ovest del convento. La sua posizione strategica, immersa nella natura, favoriva il raccoglimento e la contemplazione, elementi fondamentali per la spiritualità carmelitana.
Nel corso dei secoli, il complesso subì diverse modifiche e ampliamenti, tra cui quelli voluti dal priore padre fra Giuseppe Fortunato di Santa Chiara tra il 1721 e il 1722. La giurisdizione dei Carmelitani Scalzi si protrasse fino al 1798, anno in cui Giuseppe II d’Austria soppresse il convento, trasformando il complesso in proprietà privata della famiglia Dandolo.
Le Trasformazioni del Santo Deserto
La soppressione del convento segnò l’inizio di un periodo di cambiamenti per il Santo Deserto. Dopo essere stato adibito a residenza privata, nel 1906 il complesso fu acquistato da padre Gerardo Beccaro, che lo trasformò in colonia agricola per piccoli abbandonati. In questo periodo, furono apportate significative modifiche, tra cui la demolizione delle due chiese sovrapposte nel 1918.
Successivamente, nel 1971, l’intero complesso fu lasciato ai militari e alla Croce Rossa Italiana, che vi fondò l’istituto climatico di Cuasso al Monte. Nel 1973, divenne ospedale per lungodegenti e, nel 1980, presidio ospedaliero n.4 della provincia di Varese. Nonostante queste trasformazioni, il luogo ha continuato a conservare un’aura di sacralità e memoria storica.
Il Culto e le Reliquie
Un elemento importante della storia del Santo Deserto è legato alla figura del venerabile padre Damasceno, il cui corpo fu ritrovato incorrotto molti anni dopo la sua morte. Questo evento contribuì a rendere il luogo un fervido centro di culto. Le ossa del padre Damasceno divennero una reliquia venerata dai fedeli, attirando pellegrini e devoti.
Un altro oggetto di culto presente nel santuario era un affresco raffigurante la Vergine del Carmelo. Si pensa che si tratti dello stesso affresco tutt’ora esistente nella chiesetta campestre di Borgnana, raffigurante la Beata Vergine in abito carmelitano. Questo dipinto, entrato in uso tra il 1635 e il 1655, testimonia la profonda devozione mariana dei Carmelitani Scalzi.
Avventura e Scoperta: Un Viaggio nel Passato
Oggi, il Santo Deserto si presenta come un luogo ricco di storia e fascino, che invita a un’esperienza di scoperta e avventura. Pur rimanendo solo due lati dell’ex convento, sede della Croce Rossa Italiana e del presidio Ospedaliero n.4 di Varese, il luogo conserva tracce del suo passato glorioso. I visitatori possono esplorare i resti dell’antico convento, immaginando la vita dei Carmelitani Scalzi e la spiritualità che permeava il luogo.
Un’avventura affascinante potrebbe essere quella di ricostruire virtualmente il complesso originario, basandosi sulle mappe storiche e le descrizioni dell’epoca. Si potrebbe anche organizzare una visita alla chiesetta campestre di Borgnana, per ammirare l’affresco della Vergine del Carmelo e cercare di immaginarlo nel contesto del santuario originario. Inoltre, si potrebbe approfondire la storia della famiglia Cicogna, che contribuì alla realizzazione del Santo Deserto e alle relazioni dei Carmelitani con la popolazione locale.
Cronologia Essenziale
- 1619: Riunione dei capi famiglia di Cuasso al Monte, Cuasso al Piano e Canagnano per la donazione ai Carmelitani Scalzi.
- 1632: Atto di donazione rigato dal notaio Angelo Maria Castiglioni.
- 1635: Inizio della costruzione del Deserto.
- 1668: Approvazione delle Instructiones da parte del preposto generale fra Filippo della Santissima Trinità.
- 1721-22: Modifiche volute dal priore padre fra Giuseppe Fortunato di Santa Chiara.
- 1798: Soppressione del convento e passaggio a proprietà privata della famiglia Dandolo.
- 1906: Padre Gerardo Beccaro compra il complesso e lo trasforma in colonia agricola.
- 1918: Demolizione delle due chiese sovrapposte.
- 1971: Il complesso viene lasciato ai militari e alla Croce Rossa Italiana.
- 1973: Diviene ospedale di Cuasso al Monte.
- 1980: Diviene presidio ospedaliero n.4 della provincia di Varese.
- 1991: Feste per il 350° anniversario di fondazione.
Un Luogo di Memoria e Riflessione
Il Santuario del Santo Deserto, pur nelle sue trasformazioni, rimane un luogo di memoria e riflessione, che invita a riscoprire le radici della fede e della storia locale. Un luogo dove la devozione cristiana si intreccia con la bellezza del paesaggio e la ricchezza del patrimonio culturale, offrendo ai visitatori un’esperienza unica e indimenticabile.
21050 Cavagnano VA, Italy