Costruita, tra il settembre 1683 e il febbraio 1685, a base ottagonale con volta a cupola, la chiesa era circondata per cinque lati dal portico. Dietro l’altare si trova il dipinto della Madonna, ancora sulla pietra originaria.
Ha subito nel tempo varie modifiche negli ingressi e negli altari.Descrizione: L’immagine rappresenta la Madonna – che ha la testa coperta da un velo bianco – con il bambino in braccio; dipinta – forse agli inizi del Seicento – su una pietra di arenaria, l’immagine era stata protetta da una cappelletta nel bosco in cui si trovava, nei pressi di una fontana. Epifania: Il 15 settembre 1683 una giovane sordomuta, Angela Broglia, conducendo al pascolo le sue pecore, si ferma, come sua consuetudine, a pregare alla cappellina del boschetto. Improvvisamente riacquistato l’udito, sente una voce che la invita a parlare. La giovane rientra a casa, narra il fatto prodigioso, la notizia si diffonde velocemente e molti accorrono alla cappellina a domandare grazie. Immagine: Dipinto
Rinvio a pubblicazioni o descrizioni a stampa: Artocchini Carmen, Folklore piacentino, Piacenza 1971. Artocchini Carmen, ‘Le tavolette ex-voto. Proposta per un censimento nel Piacentino’, in Cultura piacentina tra Sette e Novecento. Studi in onore di Giovanni Forlini, Piacenza 1978, pp. 263 – 269.
Il 15 settembre 1683 una giovane sordomuta, Angela Broglia, conducendo al pascolo le sue pecore, si ferma come sua consuetudine, a pregare nella cappellina del boschetto. Improvvisamente riacquistato l’udito, sente una voce che la invita a parlare. La giovane rientra a casa, narra il fatto prodigioso, la notizia si diffonde velocemente e molti accorrono alla cappellina a domandare grazie. Fra i tanti, un commissario dei Farnese, Matteo Bonti di Borgo Val Taro, che era rimasto offeso alle gambe cadendo da cavallo, chiedendo la grazia della guarigione, fa anche voto di costruire una nuova e più adeguata chiesa. Ottenuta la grazia, il Bonti si fa promotore della nuova costruzione, alla quale però partecipano tutti i fedeli offrendo spontaneamente denaro e mano d’opera.
BIBLIOGRAFIA – Oltre ai testi specificamente dedicati a questo luogo di culto si rinvia ad alcuni repertori significativi che presentano sezioni relative al santuario. – LIBRO – Boccaccia Bruna, ‘Santuari mariani della Diocesi di Piacenza – Bobbio’, Castelsangiovanni 1997 (Presentazione e storia dei seguenti santuari della diocesi piacentina: Madonna del Boschetto: pp.147-153) – LIBRO – Fiorentini Ersilio Fausto, Piacenza cristiana, Piacenza 1998 (Descrizione delle chiese di Piacenza. Il testo presenta riferimenti ai seguenti santuari della diocesi piacentina: Madonna del Boschetto: p. 198) – ARTICOLO IN MISCELLANEA – Artocchini Carmen, ‘Le tavolette ex-voto. Proposta per un censimento nel Piacentino’, in Cultura piacentina tra Sette e Novecento. Studi in onore di Giovanni Forlini, Piacenza 1978, pp. 263 – 269 (Indagine sulla presenza di ex-voto nei Santuari della Diocesi di Piacenza e proposte. Il testo presenta riferimenti ai seguenti santuari della diocesi piacentina: Madonna del Boschetto).
23 febbraio 1685: breve di Innocenzo XI che concede l’indulgenza plenaria ai fedeli che visitano la nuova chiesa.
43051 Boschetto PR, Italy
Santissimo Nome di Maria del Boschetto
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