Il Santuario del Santissimo Crocifisso di Como: Fede, Storia e Miracoli
Il Santuario del Santissimo Crocifisso, situato a Como, è un luogo intriso di fede, storia e arte, meta di pellegrinaggi secolari e testimone di eventi miracolosi. Un luogo dove la devozione popolare si intreccia con la storia della città, offrendo al visitatore momenti di profonda spiritualità e, per l’occhio più curioso, spunti per un’affascinante “caccia al tesoro” tra memorie e opere d’arte.
Architettura e Arte Sacra
L’edificio si presenta con una pianta basilicale, caratterizzata da un’unica navata che si apre su tre cappelle laterali per lato, di dimensioni variabili. L’elemento centrale e più venerato è il Crocifisso ligneo, un’opera di notevole pregio artistico e spirituale.
Il Crocifisso Ligneo: Un’Opera Miracolosa
Le dimensioni del Crocifisso sono imponenti: un’altezza di 1,28 metri con un’apertura di braccia di 1,35 metri. Il volto, dai tratti espressivi, è incorniciato da capelli che sembrano naturali. La corona di spine originale è stata sostituita con una corona d’argento dorato, segno di devozione e omaggio. La datazione del Crocifisso oscilla tra il XIV e il XV secolo. La tradizione narra che sia stato un dono dei “Romei francesi” nel 1401, mentre alcuni storici locali lo attribuiscono ad artigiani fiorentini del Trecento. La sua presenza è documentata a partire dal 1401, divenendo subito oggetto di venerazione.
Storia e Devozione
Il Santuario non è solo un luogo di culto, ma anche un custode di memorie storiche e tradizioni secolari. La sua storia è strettamente legata alla città di Como e alla sua popolazione, che nel corso dei secoli si è rivolta al Santissimo Crocifisso in momenti di difficoltà e pericolo.
Il Miracolo del 1529 e il Processo Canonico
Un evento fondamentale nella storia del Santuario è il miracolo del 1529, rievocato in un quadro commemorativo restaurato nel 1790, conservato nella galleria e di particolare interesse artistico e devozionale. Gli atti del processo canonico, istruito tra il 1584 e il 1608 su richiesta del ministro della confraternita dell’Annunciata e presieduto dal vescovo di Como Gianantonio Volpi, documentano il racconto del miracolo e l’inizio del culto. La consultazione di questi documenti rappresenta un’interessante opportunità per approfondire la storia del Santuario e la fede popolare del tempo.
Ex Voto: Testimonianze di Fede
Un’altra forma di testimonianza della devozione popolare è rappresentata dagli ex voto conservati nella galleria del Santuario, accessibile dalla sacrestia. Si tratta di tavolette o lamine con iscrizioni, tavolette dipinte e oggetti di oreficeria, offerti come segno di ringraziamento per grazie ricevute. L’esposizione di questi oggetti offre uno spaccato sulla vita e le difficoltà della comunità locale nel corso dei secoli.
Il Santissimo Crocifisso Protettore di Como
A partire dal XVIII secolo, il Santissimo Crocifisso è considerato protettore della città di Como. La tradizione orale narra di come abbia protetto la città durante le due guerre mondiali (1915-1918 e 1940-1945). In particolare, il 3 gennaio 1943, sotto la minaccia di un’incursione aerea, i cittadini organizzarono una processione. L’incursione fu evitata e al Crocifisso fu offerta una supplica scritta, seguita da migliaia di firme. Questo evento testimonia la profonda fede e la speranza che la popolazione riponeva nel Santissimo Crocifisso.
L’Incoronazione e la Giornata della Riconoscenza
Il 17 giugno 1945, il Crocifisso fu incoronato in cattedrale dal cardinale Schuster, arcivescovo di Milano. La corona d’argento reca la scritta “Cives comenses gratias referunt tibi protegenti” (I cittadini comaschi rendono grazie a te che proteggi). Ogni anno, la prima domenica di giugno, si celebra la Giornata della Riconoscenza, a cui partecipano il vescovo e le autorità cittadine, un momento di profonda comunione e gratitudine.
Figure Chiave e Cambiamenti di Gestione
Nel corso dei secoli, diverse figure religiose hanno avuto un ruolo importante nella storia del Santuario, tra cui i papi Leone X, Innocenzo XI, Benedetto XIV e Clemente XII. Nel 1899 cessò la giurisdizione dei Somaschi. Il Crocifisso apparteneva originariamente ai Celestini e veniva utilizzato per le processioni dalla Confraternita dell’Annunciata. Il controllo del Santuario fu affidato ai Celestini della parrocchia della Santissima Annunciata nel 1654. La cura spirituale da parte dei Somaschi terminò nel 1900, e questi persero il patronato del Santuario nel 1899.
Spunti per una “Caccia al Tesoro” Spirituale
Per il visitatore più attento e curioso, il Santuario del Santissimo Crocifisso offre diversi spunti per una vera e propria “caccia al tesoro” spirituale e culturale:
- **Ricerca negli archivi:** Approfondire la storia del miracolo del 1529 consultando gli atti del processo canonico (1584-1608) presso l’archivio diocesano.
- **Studio degli ex voto:** Analizzare le tavolette, le lamine e gli oggetti di oreficeria nella galleria degli ex voto per comprendere meglio la vita, le paure e le speranze della comunità locale nel corso dei secoli.
- **Decifrare l’iconografia:** Indagare il significato dei simboli e delle immagini presenti nel Santuario, come il quadro commemorativo del miracolo del 1529, per comprendere meglio il messaggio spirituale che vogliono comunicare.
- **Seguire le processioni:** Partecipare alla Giornata della Riconoscenza, la prima domenica di giugno, per vivere un’esperienza di fede autentica e scoprire le tradizioni locali.
Il Santuario del Santissimo Crocifisso di Como è quindi un luogo che invita alla riflessione, alla preghiera e alla scoperta. Un luogo dove la fede, la storia e l’arte si fondono in un’esperienza unica e indimenticabile.
Viale Varese, 23, 22100 Como CO, Italy