Il Santuario del Santissimo Crocifisso del Soccorso a Caltagirone: Un Luogo di Fede e Storia
Immerso nel cuore della Sicilia, a Caltagirone, sorge un luogo intriso di storia, fede e leggende: il Santuario del Santissimo Crocifisso del Soccorso. Un santuario che racchiude secoli di devozione popolare e vicende umane, un invito a scoprire un angolo di spiritualità e arte.
La Storia: Dalle Macerie alla Rinascita
L’attuale edificio, in stile basilicale (23,5 m di lunghezza, 8,60 m di larghezza e 9 m di altezza), è frutto della ricostruzione successiva al devastante terremoto del 1693. L’opera fu affidata all’architetto Francesco Battaglia, che la eresse sulle fondamenta dell’antica chiesa del XII secolo, a sua volta ricostruita nel 1542. La storia del santuario è però ancora più antica e travagliata.
Originariamente, nel luogo sorgeva una piccola chiesa dedicata alla Madonna del Soccorso. Il terremoto del 1693 rase al suolo l’edificio, lasciando un cumulo di macerie. Per quattordici anni, il terreno rimase abbandonato, finché non fu acquistato da un certo A. Centorbi.
La leggenda narra che Centorbi, ignaro della sacralità del luogo, vi costruì una stalla. Fu allora che iniziarono i suoi sogni: Santa Brigida gli appariva ripetutamente ai piedi di Gesù Crocifisso, esortandolo a dissotterrare l’immagine sacra sepolta sotto la stalla. Inizialmente scettico, Centorbi consultò il suo confessore, che gli consigliò di non dare peso alle visioni.
La notte del 31 dicembre 1707, però, il Crocifisso apparve nuovamente a Centorbi, rimproverandogli la sua incredulità. Per convincerlo, compì un miracolo: la mano destra del Crocifisso si schiuse e si posò sulla spalla destra di Centorbi. La mattina seguente, Centorbi, insieme a sei testimoni, si recò sul luogo e scavò sotto la stalla. Con grande stupore, rinvenne l’immagine del Crocifisso con Santa Brigida in ginocchio.
Devozione e Indulgenza: Un Luogo di Grazia
Il ritrovamento dell’immagine sacra segnò la rinascita del santuario, che divenne meta di pellegrinaggi e luogo di intensa devozione. Il 4 dicembre 1708, il Vescovo di Siracusa, Monsignor Asdrubale Termini, concesse 40 giorni di indulgenza ai visitatori del santuario che avessero recitato 5 Pater, Ave e il “Sia lodato il SS. Sacramento e Viva Maria concepita senza peccato originale.”
Arte e Fede: Un Tesoro da Scoprire
All’interno del santuario, è possibile ammirare un frammento di affresco, purtroppo ormai illeggibile, raffigurante l’immagine del Crocifisso con Santa Brigida in ginocchio. Questa immagine è testimoniata già nel 1553, come riportato dal Vescovo di Siracura, Monsignor Girolamo Bologna, nei resoconti delle sue visite pastorali.
Un Voto di Speranza: Gli Ex Voto
Il santuario custodisce una ricca collezione di ex voto, offerte votive donate dai fedeli in segno di ringraziamento per una grazia ricevuta. Tra questi, si possono ammirare protesi vere o rappresentate, testimonianza tangibile della fede e della speranza dei devoti. Questi oggetti, esposti all’interno del santuario, raccontano storie di guarigioni, di protezione e di intercessioni divine.
Santa Brigida: La Mistica e Patrona d’Europa
La figura di Santa Brigida è strettamente legata alla storia del santuario. Nata in Svezia nel 1303, Brigida si distinse per la sua profonda spiritualità e per le sue visioni mistiche. Fondò l’Ordine del Santissimo Salvatore e si dedicò alla cura dei poveri e dei malati. Canonizzata nel 1391, è considerata una delle figure più importanti del Medioevo. Pio XII la proclamò patrona principale della Svezia. Giovanni Paolo II la dichiarò patrona d’Europa nel 1999. La sua presenza nell’immagine venerata nel santuario testimonia la sua intercessione e protezione sui fedeli.
Spunti per una Ricerca Avventurosa
Per i più curiosi e avventurosi, il Santuario del Santissimo Crocifisso del Soccorso offre anche spunti per una ricerca storica e culturale. È possibile approfondire la storia del terremoto del 1693 e delle sue conseguenze sulla città di Caltagirone. Si possono consultare i documenti conservati nella biblioteca comunale, come il manoscritto di P. Francesco Aprile che riporta la relazione del can. Taranto, testimone oculare degli eventi del 1708. Inoltre, si può indagare sulla figura di Francesco Battaglia, l’architetto che ricostruì il santuario, e sul suo contributo all’architettura siciliana del XVIII secolo.
Un Luogo di Memoria: L’Epidemia di Colera
Un capitolo oscuro nella storia del santuario è legato all’epidemia di colera del 1867. In quell’anno, il santuario fu abbandonato per motivi igienici, poiché nel suo recinto furono deposti i corpi di 932 persone decedute a causa del morbo. Solo dopo alcuni anni, purificata la chiesa e inceneriti gli ex voto, i fedeli fecero ritorno al santuario, testimoniando la resilienza della fede di fronte alle avversità.
Il Santuario del Santissimo Crocifisso del Soccorso a Caltagirone è quindi molto più di un semplice edificio religioso. È un luogo di memoria, di fede, di arte e di storia, che invita alla riflessione e alla scoperta. Un tesoro nascosto nel cuore della Sicilia, che merita di essere conosciuto e valorizzato.
Via Cavaliere Di Malta, Caltagirone, CT 95041, 95041 Caltagirone CT, Italy