E’ verosimile che l’edificio dedicato a Sotere fosse un organismo di non eccezionali proporzioni sorto direttamente sulla tomba nell’area di superficie di una necropoli; si può escludere, infatti, che si trattasse di un santuario ipogeo dal fatto che, tra il 752 e il 757, papa Stefano II ne fece restaurare il tetto (Liber Pontificali I, p.444)Descrizione: tomba/corpo Tipo: Oggetto del culto non classificabile come immagine o reliquia
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile
La prima attestazione di un culto di Sotere a Roma sulla via Appia è contenuta nel Martirologio Geronimiano (400-450); si deve presumere che il santuario venne abbandonato con la traslazione delle reliquie voluta da papa Sergio II (844-847) nella chiesa di San Martino ai Monti, fatta restaurare dallo stesso pontefice.
Il Liber pontificalis, nella biografia di Stefano II (I, p. 444) documenta la ricostruzione del tetto del santuario: restauravit et tegumen cimiterii sanctae Soteris, quod ceciderat.
Viale del Monte Oppio, 28, 00184 Roma, Italy
Santa Sotere
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