Santa Sindone (nel Duomo)

Duomo di Torino e Sacra Sindone: Storia e Mistero

Il Duomo di Torino, ufficialmente dedicato a San Giovanni Battista, è uno dei simboli più importanti della città e della cristianità, noto soprattutto per custodire la Sacra Sindone, uno dei più enigmatici e venerati reperti religiosi della storia. Situato nel cuore di Torino, il duomo è un magnifico esempio di architettura rinascimentale e barocca, con un passato ricco di storia e fede che lo rende una meta imprescindibile per pellegrini e visitatori.

La Storia del Duomo di Torino

Il duomo fu costruito tra il 1491 e il 1498, per volontà del cardinale Domenico della Rovere, sulle fondamenta di un antico complesso medievale composto da tre chiese. Queste basiliche preesistenti, dedicate al Salvatore, a San Giovanni Battista e a Santa Maria, furono demolite per far posto alla nuova cattedrale. L’edificio, realizzato in stile rinascimentale, presenta una pianta a croce latina, con tre navate separate da robusti pilastri e coperto da volte imponenti. Sulle pareti laterali si aprono cappelle di forme rettangolari e semicircolari, ospitanti altari devozionali donati dalle nobili famiglie torinesi.

La facciata, semplice ma elegante, è decorata con tre portali che richiamano motivi dell’antica Roma, conferendo al duomo un aspetto solenne. Il materiale di rivestimento, proveniente dalle cave di Bussoleno, dona alla struttura un colore chiaro che contrasta con gli altri edifici storici della città.

La Cappella della Sacra Sindone

La Cappella della Sacra Sindone, uno dei capolavori del barocco europeo, fu progettata dal celebre architetto Guarino Guarini su commissione del duca Carlo Emanuele II. Costruita tra il 1667 e il 1694, la cappella si sviluppa su una pianta circolare, collocata tra il Duomo e il Palazzo Reale. La sua straordinaria cupola, composta da dodici costoloni in muratura che si intersecano formando sei piani di esagoni sovrapposti, culmina in una stella a dodici punte. Dalle finestre ovali della lanterna, la luce filtra per illuminare una rappresentazione dello Spirito Santo, creando un’atmosfera mistica e solenne.

La cappella fu progettata appositamente per custodire la Sacra Sindone, il lenzuolo di lino che secondo la tradizione avrebbe avvolto il corpo di Gesù Cristo dopo la crocifissione. La Sindone fu trasferita a Torino nel 1578 da Emanuele Filiberto di Savoia, proveniente dalla Sainte-Chapelle del castello di Chambéry, dove era stata conservata dal 1453.

La Sacra Sindone: Mistero e Fede

La Sacra Sindone è un telo di lino lungo 4,36 metri e largo 1,10 metri, tessuto a spina di pesce. Su di esso è impressa l’immagine di un uomo che presenta segni compatibili con la crocifissione. Per secoli, la Sindone ha suscitato il fascino e l’interesse di credenti e studiosi. Nel 1988, una serie di esami al carbonio-14 datò il tessuto al XIII secolo, ma questa datazione non è unanimemente accettata, lasciando aperto il dibattito sulla sua autenticità.

Oltre all’aspetto religioso, la Sindone è un oggetto di profondo interesse scientifico, studiato per la sua complessità e per le implicazioni storiche e teologiche che comporta.

L’incendio del 1997 e il Salvataggio della Sindone

Nella notte tra l’11 e il 12 aprile 1997, un devastante incendio colpì la cappella della Sacra Sindone. L’eroico intervento del vigile del fuoco Mario Trematore, che ruppe il vetro antiproiettile della teca, permise di salvare la Sindone dalle fiamme. Fortunatamente, il prezioso telo non subì danni e venne subito messo in sicurezza. La cappella, gravemente danneggiata, è tuttora oggetto di lavori di restauro, mentre la Sindone è custodita in un luogo segreto, noto solo all’arcivescovo di Torino, in attesa di tornare alla sua collocazione originaria.

Architettura e Arte del Duomo

Accanto alla chiesa si erge la torre campanaria, realizzata in forme romaniche verso il 1470 e sopraelevata nel 1720 dall’architetto Filippo Juvarra. All’interno del duomo, le cappelle laterali sono adornate con altari dedicati a diversi santi, molti dei quali commissionati dalle nobili famiglie torinesi. Il duomo custodisce anche numerosi ex-voto e reliquie, testimonianze della profonda fede e delle grazie ricevute dai devoti nel corso dei secoli.

Una Visita al Duomo di Torino

Il Duomo di Torino rappresenta non solo un’importante testimonianza di fede cristiana, ma anche un gioiello architettonico che unisce il rinascimento e il barocco. Oltre alla Sacra Sindone, il duomo è ricco di opere d’arte, tra cui monumenti sepolcrali, magnifici mausolei in marmo bianco e decorazioni che raccontano la storia della città e della dinastia Savoia.

Se ti trovi a Torino, una visita al duomo è un’esperienza imperdibile: un viaggio tra storia, arte e spiritualità, in uno dei luoghi più misteriosi e venerati della cristianità.

ALTRE INFORMAZIONI GREZZE:

La Chiesa, in stile rinascimentale, di limpide forme geometriche, con impianto basilicale a croce latina, spartita in tre navate da pilastri, interamente coperta da volte. Sulle pareti laterali si aprono in spessore di muro delle cappelle, a pianta alternativamente rettangolare e semicircolare, che ospitano altari devozionali donati dalle famiglie nobili torinesi e dalle corporazioni. La facciata caratterizzata da tre eleganti portali, decorati con motivi ispirati alle antichit romane. Il materiale di rivestimento della Chiesa deriva in gran parte dalle cave di pietra di Bussoleno, e conferisce al duomo un tono cromatico chiaro che lo distingue nettamente dagli altri edifici torinesi, Al fondo della Chiesa inserita la Cappella della Sacra Sindone su progetto di Guarino Guarini. Sul lato sinistro della Chiesa vi la torre campanaria in forme romaniche, realizzata verso il 1470 e ulteriormente sopraelevata nel 1720 da Filippo Juvarra.La cappella della Santa Sindone, uno dei pi straordinari monumenti del barocco europeo, si sviluppa su una pianta circolare nella zona del presbiterio della cattedrale di San Giovanni Battista a livello, non della chiesa, ma degli appartamenti di Palazzo Reale. La struttura costituita da dodici costoloni di muratura a cui si agganciano sei piani a esagoni sovrapposti. Alla sommit la cupola si apre in una stella a dodici punte, da cui si intravede una raffigurazione dello Spirito Santo, illuminata dalle dodici finestre ovali della lanterna.Descrizione: La Sindone un lenzuolo di lino, tessuto a spina di pesce, che misura m. 4,36 di lunghezza e 1,10 di larghezza e avrebbe avvolto, secondo la tradizione, il corpo di Ges, dopo che fu deposto dalla croce. L’immagine di un uomo che vi rimasta impressa ha fin da subito destato l’interesse della scienza che nel 1988, dopo una serie di esperimenti, si pronunciata a favore dell’origine risalente al XIII secolo, datazione che per non pi unanimamente condivisa. La Sindone fu portata a Torino da Emanuele Filiberto nel 1578, dalla Saint Chappelle del castello di Chambery, ove era custodita dal 1453. Entrata in uso: nell’anno 1694 Reliquia: Tessuto
Ubicazione originaria del Santuario: Non si sa con precisione dove fossero collocati gli ex-voto in passato Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Tavolette dipinte, Oggetti di oreficeria Conservazione attuale: In sacrestia

400&nbsp;-&nbsp;1490&nbsp;(preesistenze intero bene)<br><br>Nel Medioevo il complesso episcopale era costituito da tre chiese affiancate: la basilica dedicata al Salvatore, il battistero di S.Giovanni Battista e quella di S.Maria, adibita a funzioni parrocchiali. Nel 1490 le tre basiliche vennero demolite, per volont del cardinale Domenico della Rovere, per costruire l’attuale duomo.La cappella, destinata ad accogliere la Sindone, fu costruita per volere del duca Carlo Emanuele II fra il duomo di Torino e il Palazzo Reale. Furono cos sacrificati l’abside di San Giovanni e le due cappelle semicircolari in fondo alle navate laterali del duomo per far posto agli scaloni d’accesso alla nuova costruzione.
La cappella della Sindone rappresenta il primo lavoro torinese del padre teatino Guarino Guarini. Egli assunse la direzione dei lavori nel 1667 e la cupola fu ultimata nel 1683. Nel 1693 fu composto il pavimento su disegno del Bertola e la santa Sindone vi fu collocata l’anno seguente, il 1 di giugno. Nei secoli successivi la cappella fu arricchita di monumenti sepolcrali sovrastati da magnifici mausolei in marmo bianco. Purtroppo tutto stato distrutto nel recente incendio avvenuto nella notte fra l’11 e il 12 aprile 1997, sulle cui cause si deve ancora far luce. La Sindone fu salvata dal vigile del Fuoco Mario Trematore che la mise in salvo rompendo a colpi di martello il cristallo antiproiettile della teca che la proteggeva, posta dietro all’altare maggiore del duomo. Ora si trova in un luogo sicuro noto all’arcivescovo di Torino, pronta a tornare nella sua cappella non appena i lavori di restauro saranno terminati.
Numerose indulgenze concesse a casa Savoia per chi venerava la Sindone.
Il patronato, in precedenza regio, attualmente statale.


Via XX Settembre, 87, 10122 Torino, Italy


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