Santuario di Santa Maria Maggiore – Manfredonia (FG)
Il Santuario di Santa Maria Maggiore è uno dei più antichi e venerati luoghi di culto della zona, situato lungo la storica Via Sacra Langobardorum, il percorso dei pellegrini che si dirigevano verso il Santuario di Monte Sant’Angelo. Costruito nell’XI secolo, il santuario è stato consacrato nel 1117 da Papa Pasquale II, e ha attraversato secoli di restauri e modifiche, mantenendo però intatta la sua centralità spirituale.
Architettura e Struttura
La chiesa, con pianta a tre navate coperte da volte a sesto ribassato, presenta una struttura solida e austera. Le volte poggiano su pilastri quadrangolari, che delineano lo spazio sacro e creano un’atmosfera di raccoglimento. Adiacente alla chiesa, il campanile rivela una stratificazione di stili architettonici, frutto di interventi successivi nel corso dei secoli. Sotto il pavimento della chiesa, vi sono ampie concamerazioni che superano i confini del perimetro murario, utilizzate in passato come luogo di sepoltura dei defunti.
Uno degli aspetti più rilevanti della chiesa è il continuo susseguirsi di restauri, che ne hanno trasformato l’aspetto originale. Tra le modifiche più significative, si ricorda lo spostamento della porta principale sulla facciata di ponente, in seguito a uno dei restauri avvenuti nei secoli. Una descrizione del 1777 testimonia che la chiesa era in quell’epoca coperta da un soffitto in legno dipinto, e contava una fonte battesimale e ben otto altari.
Il Culto e l’Iconografia della Madonna Odegitria
Uno dei tesori artistici e spirituali del santuario è una tavola dipinta raffigurante la Madonna Odegitria, un’antica icona mariana largamente venerata nella tradizione cristiana orientale. Sebbene la tavola sia stata estesamente ridipinta, il volto della Vergine e i santi ai lati sono ancora in buono stato di conservazione. La datazione della tavola risale alla prima metà del Duecento, ma alcune caratteristiche stilistiche suggeriscono che potrebbe essere stata realizzata già alla fine del XII secolo.
La Cripta e gli Ex Voto
Il santuario è anche famoso per la sua cripta, utilizzata per custodire reliquie e come luogo di sepoltura. Le tavolette dipinte offerte come ex voto dai fedeli in segno di ringraziamento per le grazie ricevute, un tempo collocate lungo le pareti della chiesa e nella cripta, sono attualmente conservate nella Cattedrale di Manfredonia. Purtroppo, la raccolta non è visitabile, ma rappresenta un prezioso archivio di fede e devozione popolare.
Storia e Restaurazioni
Nel 1632, il Capitolo di Ischitella si trasferì temporaneamente nella chiesa di Sant’Eustachio, poiché Santa Maria Maggiore era in stato di degrado. I lavori di ricostruzione, che si protrassero fino al 1636, furono resi necessari per riportare il santuario al suo antico splendore. Nel corso dei secoli, la chiesa ha subito vari interventi di restauro, culminati con una trasformazione completa nel XVII secolo, quando fu nuovamente consacrata nel 1675.
L’importanza del santuario non è mai venuta meno, neppure con la fondazione di Manfredonia nel 1263 da parte di re Manfredi, quando la città di Siponto subì gravi danni. Il culto mariano legato a Santa Maria Maggiore si intensificò soprattutto nel Seicento, grazie all’opera dell’arcivescovo Dionisio de Robertis e poi di Vincenzo Maria Orsini, futuro papa Benedetto XIII.
Un Santuario Ricco di Tradizione
Oltre a essere un importante centro di pellegrinaggio, il Santuario di Santa Maria Maggiore è parte integrante del tessuto spirituale della regione. Le numerose testimonianze di miracoli e prodigi attribuiti alla Madonna di Siponto sono raccolte in testi storici come il “Zodiaco di Maria” di Montorio (1715), che narra eventi prodigiosi avvenuti nei secoli.
Il santuario continua a essere un punto di riferimento per la comunità locale e i pellegrini che, seguendo le antiche strade di devozione, rendono omaggio a uno dei luoghi sacri più importanti del territorio foggiano.
altre informazioni grezze
E’ la principale chiesa di Ischitella e viene chiamata Santa Maria Maggiore oppure Chiesa Madre, nel corso dei secoli ha subito diversi restauri che ne hanno modificato la sua struttura originaria. E’ una Chiesa a tre navate, coperta da volte a sesto ribassato che poggiano su pilastri quadrangolari. Accanto alla chiesa vi un campanile in cui si notano sovrapposizioni di varie epoche. Sotto il pavimento esistoo ampie concamerazioni che esorbitano dal perimetro murario della chiesa stessa. In queste cripte si seppellivano i defunti. Annesso alla chiesa vi un campanile in cui si notano sovrapposizioni di varie epoche.Nel corso dei secoli infatti, la chiesa Madre ha subito vari restauri e durante uno di questi si preferito trasferire la porta principale sulla facciata di ponente, mentre sicuramente essa era sulla facciata di levante. Da una descrizione del 1777 si apprende che in quell’epoca era coperta da un soffitto in legno dipinto e che vi erano una fonte battesimale e otto altari. La chiesa stata totalmente trasformata per cui poco o niente rimane dell’antico edificio sacro; che esso sia coevo al primo nucleo abitato di Ischitella lo fa pensare sia il sito, centrale rispetto al paese medioevale, sia qualche raro elemento ancora rintracciabile nelle strutture murarie.Trasformazioni nel ’600, fino alla consacrazione della chiesa superiore avvenuta nel 1675.Descrizione: La tavola, estesamente ridipinta, segue lo schema iconografico della Madonna Odegitria. Le parti integre sono il viso della Vergine e i santi disposti, due per lato, lungo la cornice. Riferita alla prima met del Duecento, la datazione potrebbe essere anticipata alla fine del XII per le figure dei santi. Immagine: Dipinto
Ubicazione originaria del Santuario: Sulle pareti della chiesa superiore e nella cripta. Tipologia degli ex voto: Tavolette dipinte Conservazione attuale: Attualmente gli ex voto sono custoditi nella Cattedrale di Manfredonia. La raccolta non è visitabile. Rinvio a pubblicazioni o descrizioni a stampa: Mirizzi, Il santuario di S. Maria Maggiore, 1993, pp. 187-222.
Montorio, Zodiaco di Maria, 1715 riporta una serie di miracoli e atti prodigiosi compiuti dalla Madonna di Siponto.
1632 - 1636 (restauro intero bene)<br><br>L’11 marzo del 1632 il Capitolo d’Ischitella funzionava nell’antica chiesa di S.Eustachio, perch la chiesa di S.Maria Maggiore era <diruta> e si stava ricostruendo. I lavori durarono molto, ed i canonici ritornarono a radunarsi nella sagrestia della chiesa di S.Maria Maggiore il 6 dicembre del 1636.Il santuario sorge lungo la via sacra langobardorum cio la strada dei pellegrini, percorsa da coloro che si dirigevano al santuario di Monte Sant’Angelo. Costruito nel secolo XI, fu consacrato nel 1117 da Pasquale II. Nella prima met del XIII secolo Siponto sub notevoli danni e nel 1263 Manfredi inizi a costruire la nuova citt, Manfredonia e trasfer gli abitanti, ma Santa Maria Maggiore continu ad essere meta di pellegrinaggio e luogo di culto. Nel ’600 il culto mariano si accrebbe, soprattutto ad opera dell’arcivescovo Dionisio de Robertis e poi di Vincenzo Maria Orsini (papa Benedetto XIII).
14 febbraio 1954: decreto del Capitolo della Basilica di Santa Maria Maggiore di Roma.
71043 Manfredonia, Province of Foggia, Italy