Santa Maria di Valleverde

Santuario di Santa Maria di Valleverde: Fede, Storia e Avventura nel Cuore della Puglia

Immerso nel verde rigoglioso della campagna pugliese, il Santuario di Santa Maria di Valleverde rappresenta un luogo di profonda spiritualità, storia e leggenda. Un’oasi di pace dove la fede si intreccia con la bellezza della natura, offrendo ai visitatori un’esperienza unica e indimenticabile.

Storia e Devozione: Un Santuario Nascosto nel Bosco

Le origini del Santuario si perdono nella notte dei tempi, precisamente tra il 1290 e il 1310, quando la Vergine Maria apparve, secondo la tradizione, a un taglialegna di nome Niccolò nel bosco di Mengaga, l’attuale Valleverde. Questa apparizione mariana è il cuore pulsante della devozione che anima il Santuario da secoli.

La leggenda narra che Niccolò, recatosi nel bosco con altri compagni per tagliare legna, fu avvicinato da una donna vestita di bianco che gli chiese di riempire un recipiente d’acqua da una vicina fonte. In cambio, gli promise che al suo ritorno avrebbe trovato l’asinello carico di legna. Niccolò, inizialmente scettico, acconsentì e, con stupore, trovò l’asinello carico come promesso. Interrogata sulla sua identità, la donna rivelò di essere la Madre del Figlio di Dio e di essere giunta in quel luogo per proteggere i pugliesi, in particolare il popolo di Bovino. Chiese, quindi, che in quel luogo fosse edificata una chiesa a lei dedicata con il titolo di Santa Maria di Valleverde.

Niccolò, inizialmente, non diede peso al sogno, ma dopo quattro notti in cui la Vergine gli apparve esortandolo ad obbedire, fu colpito da una malattia che lo rese storpio e deforme. Solo quando decise di recarsi dal Vescovo per riferire il messaggio della Vergine, guarì miracolosamente. Il Vescovo e il clero accolsero favorevolmente la richiesta della Vergine, chiedendo però a Niccolò di indicare il luogo esatto dove costruire la chiesa.

Questa affascinante leggenda di fondazione fu trascritta dal vescovo Ruggiero (1329-1340) su due pagine di una Bibbia (codice 10510), donata insieme al codice 10511 nel 1897 dal Capitolo cattedrale di Bovino a papa Leone XIII e oggi custodita nella Biblioteca Vaticana. Una copia della traduzione del canonico Domenico Pietropaoli del 1631 è conservata nel santuario.

Nel corso dei secoli, il Santuario è diventato un importante centro di pellegrinaggio, attirando fedeli da tutta la regione e oltre. La sua storia è segnata da eventi significativi, come il terremoto del 1930, che richiese importanti lavori di ristrutturazione sia all’interno che all’esterno. L’edificio attuale, con la sua pianta centrale, è il risultato di questi interventi.

L’Icona Miracolosa: Un Tesoro Artistico e Spirituale

Il cuore del Santuario è custodito al suo interno: la tavola scolpita ad altorilievo e dipinta, raffigurante la Vergine in trono con il Bambino. Quest’opera d’arte, risalente al periodo tra la fine del XIII e gli inizi del XIV secolo, è oggetto di intensa e costante devozione popolare. Nel 1965, durante un restauro, l’immagine è stata liberata dalla parrucca, dai gioielli e dalle vesti di seta che ne occultavano la bellezza originale.

Icona della Madonna di Valleverde

Un Luogo di Grazia e Miracoli: Gli Ex Voto

La fede e la devozione dei fedeli si manifestano anche attraverso la raccolta di ex voto, oggetti offerti in segno di ringraziamento per grazie ricevute. Purtroppo, l’informazione sulla disponibilità di questa raccolta non è attualmente accessibile, ma una visita al Santuario potrebbe rivelare la presenza di testimonianze tangibili della fede popolare.

Alla Scoperta del Santuario: Un’Esperienza Oltre la Fede

Il Santuario di Santa Maria di Valleverde non è solo un luogo di culto, ma anche un punto di partenza ideale per esplorare le bellezze naturali e culturali della zona. Immerso in un bosco rigoglioso, offre la possibilità di intraprendere passeggiate e trekking alla scoperta di angoli nascosti e panorami mozzafiato. Gli amanti della natura potranno lasciarsi incantare dalla flora e dalla fauna locali, mentre gli appassionati di storia potranno visitare i borghi medievali circostanti, ricchi di fascino e tradizioni.

Spunti di ricerca avventurosa:

  • La Fonte Miracolosa: Secondo la leggenda, Niccolò attinse l’acqua dalla fonte indicata dalla Vergine. Cercare le tracce di questa fonte nei dintorni del Santuario potrebbe trasformarsi in un’avventura spirituale e naturalistica.
  • Le Antiche Vie di Pellegrinaggio: Il Santuario è stato meta di pellegrinaggi per secoli. Provare a ricostruire gli antichi percorsi utilizzati dai fedeli potrebbe essere un modo per rivivere la storia e la devozione del luogo.
  • I Resti dell’Antica Chiesa: Si dice che l’edificio attuale sia stato costruito dopo l’abbattimento delle strutture preesistenti. Cercare indizi dei resti dell’antica chiesa nei dintorni del Santuario potrebbe rivelare dettagli preziosi sulla sua storia.

Il 15 luglio 1817 Pio VII concesse al clero di Bovino l’indulto per la messa votiva del 29 agosto, testimonianza ulteriore dell’importanza e del riconoscimento del Santuario da parte della Chiesa.


Via Guglielmo Oberdan, 13, 71121 Foggia FG, Italy


0 0 votes
Vota l'articolo
Subscribe
Notificami
Se hai informazioni, feedback o notizie da condividere per questo luogo puoi inviarli tramite questa pagina, verranno valutati ed eventualmente inseriti.

*

0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
0
Would love your thoughts, please comment.x