Santuario di Santa Maria di Paterno: Fede, Storia e Mistero nel Cuore dell’Umbria
Immerso nel paesaggio suggestivo dell’Umbria, il Santuario di Santa Maria di Paterno rappresenta un luogo di profonda spiritualità, ricco di storia e custode di opere d’arte di inestimabile valore. Un viaggio in questo santuario è un’esperienza che nutre l’anima e stimola la mente, offrendo spunti per la riflessione e la scoperta.
Architettura e Arte Sacra
L’edificio, caratterizzato da una semplice eleganza, presenta una navata unica arricchita da due absidi. L’abside di destra, databile al XIII secolo, testimonia le origini antiche del santuario, mentre quella di sinistra, risalente al XVI secolo, riflette le successive trasformazioni architettoniche. La facciata a capanna, con i suoi due ingressi non originali, invita il visitatore a varcare la soglia e ad immergersi in un’atmosfera di sacralità.
Un tempo, le pareti del santuario custodivano un tesoro di affreschi votivi, risalenti al XIV e XV secolo, testimonianza della profonda devozione popolare. Tra questi, spicca l’affresco staccato raffigurante la Madonna col Bambino, un’opera di notevole pregio artistico, attualmente conservata presso la Pinacoteca Comunale di Spello.
Un Cammino di Fede Secolare
La presenza della chiesa è documentata a partire dal 1178, in una bolla pontificia che ne attesta la dipendenza dall’abbazia benedettina di San Silvestro sul Monte Subasio. Tuttavia, secondo alcune fonti, il culto mariano in questo luogo sarebbe ancora più antico, risalente addirittura ai primi anni del XIII secolo. Giuseppe Fratini, nel suo saggio “Una prova del sentimento religioso nell’antica Spello”, ipotizza la presenza di un’immagine miracolosa della Vergine, venerata da pellegrini provenienti da terre lontane. Questa affermazione, ripresa anche da Giuseppe Bragazzi ne “La rosa dell’Umbria”, sebbene non corroborata da documenti certi, evoca un passato di intensa spiritualità e di grazie ricevute.
Nonostante la mancanza di riscontri documentali anteriori, la datazione degli affreschi più antichi, risalenti al 1370-1380, conferma la presenza di un consolidato culto mariano nel XIV secolo. L’immagine della Madonna col Bambino, particolarmente venerata, era invocata soprattutto in tempi di pestilenza, a testimonianza della profonda fede e della speranza riposta nella protezione della Vergine.
Dalla Devozione all’Abbandono: Una Storia di Riscoperta
Nel corso dei secoli, il Santuario di Santa Maria di Paterno ha subito alterne vicende. Testimone di una crescente devozione popolare, si è arricchito di numerosi affreschi votivi, simbolo della gratitudine e della speranza dei fedeli. Tuttavia, nel 1962, parte di questi affreschi sono stati staccati e trasferiti nella Pinacoteca del Comune di Spello, privando il santuario di una parte importante del suo patrimonio artistico e spirituale.
In seguito, l’edificio, di proprietà comunale, è stato utilizzato per alcuni anni come scuola, perdendo la sua funzione originaria di luogo di culto. Abbandonato alla fine degli anni Cinquanta del XX secolo, il santuario ha rischiato di cadere nell’oblio. Oggi, una parte della vecchia struttura è stata recuperata e adibita ad abitazione civile, testimoniando la resilienza del luogo e la sua capacità di adattarsi ai cambiamenti del tempo.
Spunti per la Ricerca e l’Avventura
Il Santuario di Santa Maria di Paterno, pur nella sua semplicità, offre numerosi spunti per la ricerca storica e l’esplorazione del territorio circostante. Un’indagine più approfondita sulle fonti documentali potrebbe svelare nuovi dettagli sulla storia del santuario e sul culto mariano a Spello. La visita alla Pinacoteca Comunale permette di ammirare da vicino gli affreschi staccati, ricostruendo idealmente l’aspetto originario del santuario. Un’escursione nei dintorni offre la possibilità di scoprire altri luoghi di interesse storico e artistico, immergendosi nella bellezza del paesaggio umbro.
Possibili Avventure:
- Ricerca d’Archivio: Tenta di rintracciare documenti originali (bolle pontificie, registri parrocchiali, etc.) che menzionino il santuario o il culto a Santa Maria di Paterno negli archivi di Spello, Assisi o presso archivi diocesani.
- Esplorazione del Territorio: Percorri antichi sentieri che collegavano il santuario a Spello e ad altri borghi vicini, immaginando i pellegrini che un tempo viaggiavano per raggiungere il luogo sacro.
- Collaborazione con Storici Locali: Parla con storici locali o membri di associazioni culturali di Spello. Potrebbero avere aneddoti, storie orali o conoscenze inedite sul santuario tramandate di generazione in generazione
06038 Spello PG, Italy