Santa Maria delle Viti

La tipologia architettonica attuale ricalca quella originaria quattrocentesca, anche se molti elementi sono stati aggiunti durante il risanamento del 1602-1608. La chiesa ha un’unica navata con abside semicircolare ed è preceduta da un ampio portico. Un locale addossato alla parete nord serve da sacrestia. La facciata a capanna è ornata nella parete bassa da lesene e finestre rettangolari che fiancheggiano il portale d’ingresso. La chiesa non ha torre campanaria, ma un piccolo campanile a vela.Descrizione: Opera del pittore locale Giacomo Desti: Madonna in trono col Bambino sulle ginocchia: la Madonna accarezza un piede del bambino. Questa tela copriva un affresco, databile tra il 1480 e il 1520, dalla stessa iconografia. Entrata in uso: nell’anno 1779 Immagine: Dipinto Descrizione: Madonna in trono col Bambino sulle ginocchia: la Madonna accarezza un piede del bambino. L’affresco, tra la fine del ‘400 e gli inizi del ‘500, è stato ritrovato sotto la tela, identica per iconografia, realizzata nel 1779 dal pittore locale Giacomo Desti. Entrata in uso: tra l’anno 1480 e l’anno 1520 Immagine: Dipinto
Ubicazione originaria del Santuario: Intorno all’immagine della Madonna e sulle pareti Note sulla raccolta: Alcuni ex voto potrebbero risalire al XVIII-XIX secolo. Altri sono recenti. Tipologia degli ex voto: Tavolette dipinte, Oggetti di oreficeria Conservazione attuale: Sopra il portale d’ingresso per evitare furti

La prima menzione del santuario si trova nella visita del vescovo Castelli del 1579 da cui risulta che la chiesa esisteva da circa un secolo. In quella data il santuario si trovava già in stato di abbandono, ed era utilizzato dai pastori come ricovero per le pecore. Solo nel 1608, dopo sei anni di risanamento, il vescovo permise la celebrazione della messa. Pertanto si può ipotizzare che il santuario sia stato costruito nella seconda metà del ‘400. 1450-1480: probabile edificazione del santuario. /1579: prima notizia scritta sul santuario (Visita apostolica di Castelli che lo trova fatiscente e usato come ricover per le pecore). / 1602-1608: lavori di restauro. / 1611-1620: funzione di parrocchia durante la ricostruzione di Santo Stefano. / 1779: Giacomo Desti dipinge la pala d’altare probabilmente al posto dell’affresco quattrocentesco. / 1966-1986: lavori di restauro e conseguente scoperta (1986) dell’affresco quattrocentesco della Madonna nascosto dalla tela di Giacomo Desti realizzata nel 1779. Inizi del ‘600: la Santa Sede concede un’indulgenza da lucrarsi dai visitatori del santuario. / Fine del ‘600: la Santa Sede concede l’indulgenza plenaria per coloro che, confessati e comunicati, visitano il santuario il giorno dopo Pentecoste.

26010 Bagnolo Cremasco CR, Italy


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