Santa Maria dell`Arco

Dalla stalla, si ricavò una piccola chiesa con due cupole dipinte.Descrizione: Affresco raffigurante la Vergine con Bambino in braccio, delle dimensioni di m. 1,40 x 1, di buona fattura, eseguito sulla parete ad arco sopra la mangiatoia dell’originaria stalla. Dalla tradizione orale è attribuito a quel pittore napoletano che in viaggio in quei luoghi, si era fermato per la notte, nell’attigua taverna ed aveva sognato la Madonna, quindi l’aveva riprodotta. Secondo Padre Serafino da Montorio, fu invece eseguita da un pittore su commissione (rif. Zodiaco di Maria). Oggetto di culto divenne anche una lampada ad olio, un ex voto donato per una guarigione ottenuta. Entrata in uso: nell’anno 1599 Epifania: La Madonna. Immagine: Dipinto Luogo: Altro
Ubicazione originaria del Santuario: Sagrestia Tipologia degli ex voto: Luminarie, Altro
Padre Francesco Salvati di Carapelle, che rimase al santuario fino al 1722 fu l’autore di un manoscritto, con annotati tutti i miracoli della Vergine. Questo manoscritto fu poi ripreso da padre Serafino Da Montorio e padre Domenico di Sant’Eusanio (Le città del rifugio dell’Abruzzo Aquilano Tipografia Gran Sasso 1861 pp. 25-43)
Tra il 1695 e il 1698, la stalla della taverna, di proprietà del Principe Del Pezzo, fu trasformata in chiesa (come risulta da una iscrizione latina su una lapide posta all’interno dell’edificio). Si ha notizia che nel 1599 Maria Santissima sia apparsa in sogno ad un pittore napoletano che aveva pernottato nella taverna con annessa una stalla per il riposo dei cavalli da posta, il quale poi la riprodusse sul muro sopra la mangiatoia. Il primo ad ottenere la grazia fu un calessiere , che tenendo il cavallo infermo e moribondo nell’osteria, ottenne la guarigione dell’animale per la promessa fatta di voler accen- dere una lampada vicino alla Sacra Immagine, cosa che poi non tardò di fare. Lasciò inoltre una certa somma di denaro all’oste per acquistare l’olio che la alimenta-va, ma questi lo sperperò e l’olio finì. Allora ci fu il miracolo: la lampada continuò ad ardere da sola. Nella parete interna della chiesa, dal lato dell’epistola, è murata una lapide da cui si rilevano l’epoca della dipintura della Sacra Immagine, (1599), quella del miracolo della lampada che si accese da sola (1695) e della trasformazione della stalla in chiesa (1698). Il santuario è entrato a far parte della Diocesi dell’Aquila nel 1420. In passato il giorno della festa della Madonna dell’Arco, si teneva anche la fiera delle cipolle.

67020 Civitaretenga AQ, Italy


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