Santuario di Santa Maria della Febbre: Un Cuore di Devozione nel Vaticano
Nel cuore pulsante della Città del Vaticano, avvolto dalla maestosità di San Pietro, si celava un tempo un piccolo scrigno di fede: il Santuario di Santa Maria della Febbre. Sebbene oggi non sia più visibile nella sua forma originale, la sua storia millenaria continua a risuonare tra le mura vaticane, testimoniando la profonda devozione popolare e l’intreccio tra arte, spiritualità e potere papale.
Storia e Origini: Dalla Roma Imperiale alla Devozione Mariana
Le radici del Santuario affondano nell’epoca romana, quando l’area ospitava un imponente mausoleo risalente al tempo dell’imperatore Caracalla (212-217 d.C.). Nel VI secolo, Papa Simmaco (498-515) trasformò l’edificio in una chiesa rotonda dedicata a Sant’Andrea Apostolo. Un luogo di culto quindi antichissimo.
Ricostruzione ipotetica dell’aspetto originario.
La dedicazione a Santa Maria della Febbre avvenne molto più tardi, durante il pontificato di Pio II (1458-1464). Fu in questo periodo che l’immagine della Madonna della Febbre, un affresco tardo gotico raffigurante la Vergine col Bambino, divenne il fulcro della devozione popolare. La Madonna veniva invocata per la guarigione dalla febbre e da altre malattie, attirando pellegrini da ogni dove.
L’Iconografia Sacra: La Madonna della Febbre
L’affresco della Madonna della Febbre, adornato da un elegante ornamento marmoreo, rappresentava il cuore spirituale del Santuario. Purtroppo, l’immagine originale non è più accessibile al pubblico nella sua collocazione originaria. Attualmente fa parte del tesoro della basilica di San Pietro.
Dalla Chiesa alla Sagrestia: Un Destino Travagliato
Nel corso dei secoli, il Santuario subì diverse trasformazioni. A partire dal 1575, Gregorio XIII lo adibì a sacrestia, collegandolo alla Basilica di San Pietro tramite un corridoio. Questa trasformazione segnò l’inizio della sua scomparsa come luogo di culto indipendente. La costruzione della nuova sagrestia di San Pietro tra il 1776 e il 1784, sotto il pontificato di Pio VI, portò alla definitiva demolizione dell’antica chiesa.
Indulgenze e Devozione Popolare
Nonostante la sua trasformazione in sacrestia, la devozione alla Madonna della Febbre rimase viva. Papa Innocenzo XII (1691-1700) concesse indulgenza plenaria ai membri del clero vaticano e ai ministri del culto che avessero visitato l’icona, testimoniando l’importanza e il valore spirituale che ancora rivestiva.
Un’Avventura tra le Mura Vaticane: Alla Ricerca delle Tracce Perdute
Sebbene il Santuario non esista più fisicamente, la sua storia può ancora essere riscoperta attraverso un’avvincente ricerca tra le mura vaticane. Visitando il Museo del Tesoro della Basilica di San Pietro, è possibile ammirare l’affresco originale della Madonna della Febbre, testimone di secoli di fede e devozione. Inoltre, studiando le antiche mappe e i documenti storici, si può ricostruire la planimetria del Santuario e immaginare la sua originaria bellezza.
Il Santuario Oggi: Memoria e Spiritualità
Oggi, il Santuario di Santa Maria della Febbre vive nella memoria dei fedeli e degli studiosi. La sua storia ci ricorda l’importanza dei piccoli luoghi di culto, capaci di custodire tradizioni secolari e di alimentare la fede popolare. La sua vicenda travagliata ci invita a riflettere sul rapporto tra arte, potere e spiritualità, e sulla necessità di preservare la memoria dei luoghi sacri che hanno segnato la nostra storia.
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