Santa Maria del Monte sopra Varese

Santuario di Santa Maria del Monte sopra Varese: Fede, Storia e Avventura

Il Santuario di Santa Maria del Monte sopra Varese, incastonato nel pittoresco borgo medievale che domina la città, è molto più di un luogo di culto: è un crocevia di storia, arte e spiritualità, un invito alla contemplazione e, perché no, all’avventura alla scoperta di un passato affascinante.

Un Santuario Millenario

Le origini del santuario si perdono nella notte dei tempi. La devozione alla Madonna sul Monte si fa risalire addirittura al periodo longobardo, tra il VII e l’VIII secolo, quando una piccola cappella custodiva un’icona lignea della Vergine. Questa immagine, una Madonna Nera con il Bambino (detta di San Luca), scolpita in legno di salice selvatico, è ancora oggi al centro della venerazione dei fedeli. La statua, risalente al periodo tra il 601 e il 900, presenta la Madonna in posizione seduta, ma l’abito lungo che scende fa sembrare la figura eretta.

Interno del Santuario di Santa Maria del Monte

Le Sante Caterina e Giuliana

A partire dal 1480, il santuario divenne anche luogo di venerazione delle Beate Caterina di Pallanza e Giuliana di Busto Arsizio, fondatrici nel 1474 di una comunità religiosa femminile di stampo eremitico. I loro resti mortali riposano all’interno del santuario, in cappelle a loro dedicate. La presenza di queste due figure mistiche ha contribuito ad accrescere l’importanza del luogo come centro di spiritualità e di preghiera.

Costruzione delle cappelle delle Beate Caterina e Giuliana. Sopraelevazione del pavimento del serraglio.

Descrizione: A partire dal 1480 nel santuario vennero venerate oltre alla Madonna anche i resti mortali delle due religiose, fondatrici nel 1474 della comunità religiosa femminile, Caterina di Pallanza e Giuliana di Busto Arsizio.
Reliquia: Ossa
Immagine: Statua

Un Percorso di Devozione e Arte: Il Viale delle Cappelle

Il Santuario di Santa Maria del Monte è raggiungibile attraverso il celebre Viale delle Cappelle, un percorso devozionale unico al mondo. Lungo i due chilometri del viale si snodano quattordici cappelle, costruite tra il 1604 e il 1698, che raffigurano i Misteri del Rosario. Ogni cappella è un piccolo gioiello d’arte, con statue a grandezza naturale e affreschi che narrano gli episodi evangelici. Percorrere questo viale è un’esperienza suggestiva, un cammino interiore che conduce il pellegrino alla contemplazione della vita di Cristo e di Maria.

Prima cappella del Viale del Rosario

Storia e Soppressioni

Nel corso dei secoli, il Santuario ha subito diverse trasformazioni e vicissitudini. Nel XVI secolo, l’arciprete e la collegiata cedettero l’istituzione alla comunità religiosa femminile insediatasi nel 1474. Nel 1798, il monastero annesso al santuario fu soppresso, ma le celebrazioni liturgiche e i pellegrinaggi continuarono. Il monastero venne poi ricostituito nel 1820-21. Nel 1822, la chiesa fu elevata a parrocchia, testimoniando la sua importanza nella vita religiosa della comunità locale.

Nel 1474 presso la chiesa si stabilì una comunità religiosa femminile di stampo inizialmente eremitico. All’inizio del XVI secolo l’arciprete e la collegiata officianti cedettero l’istituzione a questa comuunità. Nel 1798 venne soppresso il monastero annesso al santuario, ma nell’edificio religioso continuarono la celebrazione della liturgia e i pellegrinaggi. Il monastero venne di nuono istituito nel 1820-21.

Tesori Nascosti e Spunti di Ricerca

Il Santuario cela anche alcuni “tesori nascosti” che stuzzicano la curiosità dei visitatori più attenti. Ad esempio, la sacrestia custodisce una ricca collezione di ex voto, offerte dai fedeli come ringraziamento per grazie ricevute. Tra questi, tavolette dipinte, oggetti di oreficeria, fotografie e altri oggetti vari che testimoniano la profonda devozione popolare. Esplorare la sacrestia e analizzare questi ex voto è come sfogliare un libro di storia, un racconto di fede e speranza che si tramanda di generazione in generazione.

Ubicazione originaria del Santuario: Presbiterio, abside e cappella delle Beate Caterina e Giuliana
Note sulla raccolta: Opere a partire dal XVI secolo.
Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Tavolette dipinte, Oggetti di oreficeria, Oggetti vari, Fotografie
Conservazione attuale: Sacrestia

Un Luogo di Grazia e di Benedizione

Numerosi pontefici hanno manifestato il loro legame con il Santuario, concedendo indulgenze e privilegi. Da Martino V nel 1419 a Pio XI nel 1933, molti papi hanno riconosciuto l’importanza spirituale del luogo, contribuendo ad accrescere la sua fama e la sua attrattiva per i pellegrini di tutto il mondo. Un esempio è l’acquisto del giubileo nel 1839, 1851 e 1875 sotto Gregorio XVI, o le indulgenze concesse da Leone XIII nel 1898.

Martino V: 1419. / Innocenzo VIII: 1491. / Alessandro VI: 1497. / Gregorio XIII: 1581. / Gregorio XVI: 1839; 1851; 1875: acquisto del giubileo. / Leone XIII: 1898. / Pio XI: 1926. / Pio XI: 1933.

Oggi, il Santuario di Santa Maria del Monte sopra Varese continua ad essere un luogo di grazia e di benedizione, un punto di riferimento per i fedeli e un’attrazione irresistibile per i turisti che desiderano immergersi nella bellezza del paesaggio e nella ricchezza della storia e dell’arte italiana.


Via dell’Assunzione, 21, 21030 Santa Maria Del Monte, Varese VA, Italy


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