Santuario di Santa Maria del Carmine: Un Tesoro di Fede e Storia ad Avigliano
Il Santuario di Santa Maria del Carmine, situato nel cuore di Avigliano, in Basilicata, è un luogo di profonda spiritualità e ricca storia. Da secoli, fedeli accorrono a questo santuario per venerare la Vergine del Carmine e cercare conforto e grazia. La sua storia affonda le radici nel XVII secolo, intrecciandosi con la devozione popolare e gli eventi che hanno segnato la comunità aviglianese.
La Storia e l’Architettura del Santuario
La chiesa, inizialmente di dimensioni modeste, fu ampliata nel 1860, assumendo l’aspetto che possiamo ammirare oggi. Si presenta con un’unica navata che conduce ad un’abside semicircolare, creando un’atmosfera intima e raccolta, ideale per la preghiera e la riflessione.
La Statua della Madonna del Carmine: Un Capolavoro di Devozione
Il cuore del santuario è custodito dalla statua lignea policroma della Madonna del Carmine, risalente alla seconda metà del XVII secolo. Opera di autore ignoto, rappresenta la Vergine in piedi, che amorevolmente regge il Bambino Gesù. Il Bambino, con gesto tenero, stringe il velo che avvolge il capo della Madre e le accarezza il mento. Il vestito rosso della Madonna e il suo mantello blu, insieme alle vesti del Bambino orlate d’oro, creano un’immagine di regale bellezza e profonda umanità. Fu realizzata e posta all’attenzione dei fedeli tra l’anno 1696 e l’anno 1696, come riportato dagli annali.
Ex Voto: Testimonianze di Fede e Miracoli
Un tempo, le pareti del santuario erano adornate da numerosi ex voto, offerte votive donate dai fedeli in segno di ringraziamento per le grazie ricevute. Purtroppo, nel corso del tempo, molte di queste testimonianze sono andate perdute. Tuttavia, ciò che resta, tra cui luminarie, tavolette con iscrizioni e dipinte, oggetti di oreficeria, figurine antropomorfiche e fotografie, ci offre uno spaccato della devozione popolare e dei miracoli attribuiti all’intercessione della Vergine. Parte di questa preziosa collezione è conservata nei locali della parrocchia di S. Maria del Carmine, adibiti ad archivio, mentre un’altra parte è ancora visibile sulle pareti ai lati dell’altare maggiore del santuario.
Le notizie sui miracoli avvenuti per intercessione della Vergine sono tramandate sia oralmente che attraverso fonti scritte. La fede popolare ha sempre attribuito alla Madonna del Carmine un ruolo di protezione e sostegno per la comunità di Avigliano.
La Festa della Madonna del Carmine: Tradizioni e Folklore
La festa della Madonna del Carmine, celebrata il 16 luglio e la seconda domenica di settembre, è un momento culminante per la comunità di Avigliano. In passato, la festa era caratterizzata da eventi che univano sacro e profano, fede e folklore. Una novella del narratore aviglianese Tommaso Claps ci descrive la preparazione dell’altare nella piazza del paese, adornato con parati di carta colorata e con una copia della statua della Madonna. Si svolgeva anche la “sfilata dei turchi”, una processione con personaggi in costume, e giochi popolari come la scalata del “mascio” (l’albero della cuccagna), gare con animali e la lotta dei gladiatori.
Nel 1696, fu istituita la Confraternita del Carmine, i cui membri si impegnavano a partecipare a tutte le processioni, soprattutto quelle del 16 luglio e della seconda domenica di settembre, durante le quali avevano l’onore di trasportare la statua della Madonna e uno stendardo azzurro con la sua effigie.
La Protezione durante il Terremoto del 1857
Un evento significativo nella storia del santuario è legato al terremoto che colpì la Basilicata nella notte tra il 16 e il 17 dicembre 1857. La popolazione di Avigliano attribuì alla protezione della Vergine il fatto di essere stata risparmiata dai gravi danni che avevano devastato altri paesi della regione. In segno di gratitudine, la cittadinanza decise di dedicare il 16 dicembre di ogni anno al digiuno e all’astinenza, portando in processione la statua della Madonna.
Un Luogo di Devozione e di Ricerca
Il Santuario di Santa Maria del Carmine non è solo un luogo di fede e devozione, ma anche un punto di riferimento per chi è interessato alla storia, all’arte e alle tradizioni popolari della Basilicata. La sua architettura, la statua della Madonna, gli ex voto e le testimonianze dei miracoli offrono spunti interessanti per la ricerca e la scoperta. La storia del santuario è strettamente legata alla comunità di Avigliano, e la sua visita permette di immergersi in un passato ricco di fede, tradizioni e cultura.
Spunti per una Visita Avventurosa
Per i visitatori più avventurosi, il Santuario di Santa Maria del Carmine offre anche la possibilità di esplorare i dintorni di Avigliano. Si possono intraprendere escursioni nei boschi circostanti, alla scoperta di antichi sentieri e paesaggi suggestivi. Inoltre, è possibile visitare altri luoghi di interesse storico e culturale della zona, come il centro storico di Avigliano, con le sue chiese, i suoi palazzi nobiliari e le sue tradizioni artigianali.
Santi e Figure di Riferimento
Pur essendo il Santuario dedicato principalmente alla Madonna del Carmine, è importante ricordare la figura di San Leonardo, a cui era originariamente dedicata la parrocchia che poi ha assunto il nome di Santa Maria del Carmine. San Leonardo, eremita e confessore del VI secolo, è venerato come patrono dei prigionieri e delle partorienti. La sua presenza, anche se indiretta, contribuisce a rendere il santuario un luogo di intercessione per diverse necessità e difficoltà della vita.
La devozione alla Madonna del Carmine è legata alla figura di Sant’Angelo da Gerusalemme, martire carmelitano del XIII secolo, considerato uno dei primi diffusori del culto mariano legato al Carmelo. La presenza spirituale di questi santi arricchisce il significato del santuario e invita i fedeli a una riflessione più profonda sulla fede e sulla spiritualità.
Largo Margherita di Savoia, 1, 85021 Avigliano PZ, Italy