Santuario di Santa Franca: Fede, Storia e Avventura Spirituale nell’Appennino Piacentino
Immerso nella suggestiva cornice dell’Appennino piacentino, il Santuario di Santa Franca si erge come un faro di spiritualità e un luogo ricco di storia. Dedicato a Santa Franca Visalta, badessa cistercense venerata per la sua umiltà e dedizione a Dio, il santuario invita i pellegrini e i visitatori a un viaggio interiore e alla scoperta di un patrimonio culturale unico.
La Storia di Santa Franca: Dalla Vita Monastica al Culto Popolare
La storia del santuario è intimamente legata alla vita di Santa Franca (1175 ca. – 1218). Dopo un periodo di trent’anni trascorsi nel monastero di San Siro a Piacenza, Franca divenne superiora della piccola comunità di benedettine cistercensi a Montelana nel 1214. A causa dell’isolamento del luogo, la comunità si trasferì presto a Pittolo, sempre sotto la guida di Franca, dove la santa morì il 25 marzo 1218. La sua tomba divenne meta di pellegrinaggi, e il monte Montelana, dove aveva iniziato il suo percorso monastico, prese il nome di Monte Santa Franca. Fu canonizzata nel 1327.

Santa Franca Visalta
Il Santuario: Un Nuovo Edificio per una Devozione Radicata
L’antica chiesa del monastero di Montelana, luogo originario della devozione a Santa Franca, fu abbandonata alla fine del secolo scorso a favore di un nuovo santuario, costruito a 1100 metri di altitudine, in un vasto pianoro sul monte Franca. Questo edificio sacro, con la sua architettura slanciata, la facciata ornata da lesene, i porticati laterali e la cupola ottagonale, testimonia la continuità della fede e la vitalità del culto a Santa Franca.
All’interno del santuario, i visitatori possono ammirare una statua lignea della Santa, raffigurata come Abbadessa Cistercense, simbolo della sua autorità spirituale e del suo ruolo guida nella comunità monastica. Questo manufatto artistico, oggetto di grande venerazione, invita alla preghiera e alla riflessione sulla vita della santa.
Un Luogo di Devozione e di Ricerca Spirituale
Oltre all’edificio sacro, anche i dintorni del santuario, dove sorgeva l’antico monastero, sono considerati luoghi di venerazione. Camminare tra questi spazi, carichi di storia e spiritualità, offre l’opportunità di entrare in contatto con il passato di Santa Franca e della sua comunità, e di riscoprire il valore della vita contemplativa e della dedizione a Dio.
Avventura e Scoperta: Alla Ricerca delle Tracce di Santa Franca
Per i più avventurosi, la visita al Santuario di Santa Franca può trasformarsi in un’esperienza di ricerca e scoperta. Esplorare i sentieri che conducono all’antico monastero di Montelana, oggi in rovina, significa ripercorrere i passi della santa e immergersi in un paesaggio incontaminato, ricco di fascino e mistero. La ricerca di antiche vestigia e la contemplazione della natura circostante possono arricchire la visita al santuario di una dimensione avventurosa e stimolante.

Il contesto naturale del Santuario
Informazioni Utili per la Visita
- Il santuario è facilmente raggiungibile in auto, seguendo le indicazioni per Morfasso e poi per il Monte Santa Franca.
- Durante l’anno, vengono organizzate celebrazioni religiose e eventi culturali in onore di Santa Franca. Consultare il sito web del comune di Morfasso o della diocesi di Piacenza-Bobbio per il calendario degli eventi.
- Nelle vicinanze del santuario, è possibile trovare rifugi e ristoranti dove gustare i piatti tipici della cucina piacentina.
Bibliografia
Per approfondire la storia e l’arte del Santuario di Santa Franca, si consiglia di consultare le seguenti pubblicazioni:
- Artocchini Carmen, *Folklore piacentino*, Piacenza 1971.
- Artocchini Carmen, ‘Le tavolette ex-voto. Proposta per un censimento nel Piacentino’, in *Cultura piacentina tra Sette e Novecento. Studi in onore di Giovanni Forlini*, Piacenza 1978, pp. 263 – 269.
- Pezzoli Stefano, ‘Repertorio generale dei Santuari in Emilia Romagna’, in *Arte e Santuari in Emilia Romagna* 1987, pp. 179 – 239.
- Fiorentini Ersilio Fausto, *Piacenza cristiana*, Piacenza 1998.
Responsabile dell’andamento della comunità è l’abate “pro tempore” di Chiaravalle della Colomba.
29020 Morfasso PC, Italy