Descrizione: Le spoglie della santa (l’intero scheletro) sono conservate in un’urna collocata in una cavità all’interno dell’altare di pietra affrescata. E’ in questa nicchia che, dopo la morte della santa fu posto il suo corpo avvolto in un sudario. Nel 1706 le clarisse decisero di esumare il corpo e rilevarono che insieme alle ossa era presente una massa che sembrava di carne. Fu istituita una commissione medica che decretò che il ritrovato era il cuore, insieme ad una piccola parte di polmone non corrotti dal tempo; si narra addirittura che alla prova del bisturi sgorgò sangue. Infatti è possibile vedere il taglio effettuato sulla parte sinistra del cuore, attualmente conservato in un reliquiario settecentesco. Nella cappella sono conservate anche altre reliquie. ICCD – MNATP Reliquia: Ossa
Note sulla raccolta: Si tratta soprattutto di cuori fiammati in argento, ma anche fotografie, abitini di neonati, cornici contenenti testi con la descrizione della grazia ricevuta. I moltissimi preziosi lasciati negli anni come ex voto sono stati portati via dalla teca che li conteneva da ladri penetrati nottetempo nel monastero. Sono ancora visibili nel museo alcuni ex voto pittorici risalenti al secolo scorso. ICCD – MNATP Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Tavolette dipinte, Fotografie, Altro
La cappella dedicata a Santa Filippa è stata ricostruita pietra su pietra così come era nell’antico monastero fondato dalla santa stessa; quando, alla fine degli anni 40 del secolo scorso, l’intero paese (e quindi anche il monastero) venne coperto d’acqua per realizzare il lago artificiale del Salto, la Sovrintendenza delle Belle Arti ne dispose la ricostruzione presso la chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo. ICCD – MNATP.
Filippa Mareri apparteneva ad una nobile famiglia del luogo. Rimasta orfana in tenera età fu assoggettata alla potestà del fratello maggiore Tommaso che, per motivi di alleanze, aveva disposto di darla in sposa ad un signorotto. La ragazza però rifiutava tale destino ed era impegnata soprattutto nelle preghiere e nelle opere di carità nei confronti dei poveri locali che erano soliti venire al castello per ricevere elemosine. La decisione di rinunciare agli agi familiari maturò in Santa Filippa in seguito all’incontro con S. Francesco d’Assisi che arrivò a Mareri durante uno dei suoi pellegrinaggi. Quando i rapporti con la famiglia divennero insostenibili Filippa, insieme ad alcune altre ragazze a lei devote, fuggì e si ritirò in una grotta nei pressi di Mareri dove rimase alcuni anni. Davanti a tale determinazione il fratello si arrese e, salito fino alla grotta, chiese perdono donando il castello di Borgo San Pietro dove Filippa poté ritirarsi e fondare il monastero secondo le regole francescane. ICCD – MNATP.
Piazza Santa Filippa, 17, 02025 Borgo San Pietro, Petrella Salto RI, Italy
Santa Filippa Mareri
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