Santuario di San Tommaso in Formis: Un’Oasi di Fede nel Cuore di Roma
Immerso nella storia millenaria di Roma, il Santuario di San Tommaso in Formis rappresenta un luogo di profonda spiritualità e testimonianza di carità cristiana. La sua storia, intrecciata con le vite di santi come San Giovanni de Matha e, secondo la tradizione, San Francesco d’Assisi, offre ai visitatori un’esperienza unica di fede e scoperta.
Storia e Fondazione: Alle Radici della Devozione Trinitaria
Contrariamente a quanto spesso riportato, la chiesa e il monastero di San Tommaso in Formis non furono fondati da Innocenzo III. Documenti storici, come la “Descriptio snctuarii Sancte Lateranensis Ecclesie”, attestano la loro esistenza già tra il 1073 e il 1118. Questa scoperta ci riporta indietro nel tempo, offrendoci uno sguardo affascinante sul contesto storico in cui il complesso monastico ha avuto origine.
Intorno al 1209, un momento cruciale segnò il destino di San Tommaso in Formis: Giovanni de Matha, fondatore dell’Ordine dei Trinitari, vi stabilì la sua dimora. Trasformò parte del monastero e le antiche cisterne in un ospedale dedicato all’accoglienza e alla cura dei pellegrini e dei malati. Questo gesto incarnava pienamente lo spirito caritatevole dell’ordine, votato alla redenzione degli schiavi e all’assistenza dei bisognosi.
San Giovanni de Matha: Un Santo di Carità e Redenzione
San Giovanni de Matha visse gli ultimi anni della sua vita nel monastero annesso alla chiesa, spirando il 17 dicembre 1213. La sua dedizione ai poveri e agli ammalati, unita alla sua profonda fede, lo resero una figura venerata nella Roma medievale. Inizialmente, le sue spoglie riposarono in un mausoleo marmoreo all’interno della chiesa, meta di pellegrinaggi e preghiere.
Un evento misterioso e avventuroso segnò la storia delle reliquie del santo: nel 1655, due confratelli trinitari trafugarono il corpo di San Giovanni de Matha e lo trasportarono a Madrid, dove ancora oggi è venerato. Quest’azione audace, dettata probabilmente dal desiderio di preservare le reliquie in un periodo di declino del santuario romano, aggiunge un elemento di intrigo e avventura alla storia di San Tommaso in Formis. Chi erano questi confratelli? Come riuscirono a compiere un’impresa simile? Interrogativi che stimolano la ricerca e l’immaginazione.
Spunti di Ricerca Avventurosa nel Santuario
Oltre alla sua storia spirituale, il Santuario di San Tommaso in Formis offre spunti interessanti per chi è alla ricerca di un’esperienza più avventurosa:
- Tracce dell’Antico Ospedale: Esplorare le aree del monastero alla ricerca di resti o indizi che testimonino l’esistenza dell’antico ospedale fondato da San Giovanni de Matha. Magari qualche segno distintivo o iscrizione nascosta.
- La Cella del Santo: Individuare, se possibile, il luogo dove sorgeva la cella in cui San Giovanni de Matha trascorse gli ultimi anni della sua vita, un luogo carico di significato spirituale e storia.
- L’Antica Cisterna: Scrutare ancora più a fondo le antiche cisterne alla ricerca di cunicoli celati o luoghi di culto ancora da scoprire.
Declino e Rinascita: Una Storia di Fede Resiliente
Il XIV secolo fu un periodo difficile per San Tommaso in Formis. Lo spostamento del papato ad Avignone e lo Scisma d’Occidente portarono all’allontanamento dei Trinitari e al conseguente declino del santuario. Nonostante i tentativi successivi di recuperare il possesso del luogo, la chiesa cadde in rovina, rimanendo aperta solo per la messa domenicale.
Nonostante le vicissitudini storiche, la devozione a San Tommaso in Formis non si è mai spenta del tutto. Il santuario continua a essere un luogo di preghiera e pellegrinaggio, testimoniando la forza della fede e la memoria di un santo che dedicò la sua vita al servizio degli altri.
San Francesco d’Assisi a San Tommaso in Formis?
Una tradizione, seppur tarda, narra che nel 1209-1210, San Francesco d’Assisi, in visita a Roma per ottenere l’approvazione della sua regola, fu ospitato proprio da San Giovanni de Matha a San Tommaso in Formis. Sebbene non vi siano prove certe a riguardo, questa ipotesi affascinante aggiunge un ulteriore elemento di interesse alla storia del santuario, suggerendo un legame spirituale tra due figure emblematiche della santità cristiana.
Indulgenze Papali e Giurisdizione Ecclesiastica
Nel 1290, Papa Niccolò IV concesse un anno e quaranta giorni di indulgenza ai fedeli che avessero visitato la chiesa nel giorno della festa di San Tommaso o nell’ottavario della Santissima Trinità. Questo atto sottolinea l’importanza del santuario come luogo di culto e pellegrinaggio riconosciuto dalla Chiesa.
La giurisdizione del santuario è sempre appartenuta al vescovo di Roma, il Papa, a testimonianza del suo stretto legame con la Santa Sede.
Un Tesoro da Scoprire
Il Santuario di San Tommaso in Formis è un tesoro nascosto nel cuore di Roma, un luogo dove storia, fede e arte si fondono in un’esperienza unica. Visitare questo santuario significa immergersi in un passato ricco di spiritualità, scoprire le tracce di santi che hanno dedicato la loro vita al servizio degli altri e lasciarsi ispirare dalla forza della fede.
Via di S. Paolo della Croce, 00184 Roma, Italy
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