Raccolta di ex voto: No
In mancanza di documenti d’archivio le uniche datazioni proponibili per il santuario si desumono dagli scavi archeologici che hanno consentito di individuare il più antico nucleo del santuario di epoca bizantina, collocabile tra il VII e l’VIII secolo. Non esiste leggenda di fondazione del santuario. A Teti si narra che nel passato gli abitanti di Ovodda (paese confinante), specie i pastori, abbiano più volte tentato di impossessarsi della statua di San Sebastiano e di portarla nel loro paese, ma ogni tentativo puntualmente fallì perché non si riuscì mai a far attraversare il fiume che separa i due paesi alla statua, che in quel punto diventava pesantissima, dimostrando così di non voler lasciare il paese di Teti. Il santuario ricadeva fin dalla fondazione sotto la giurisdizione dell’Archidiocesi di Oristano. Attualmente é il parroco di Teti che ha la cura spirituale del santuario e nulla ci induce a ritenere che così non fosse anche nel passato, visto che nel paese non si conserva memoria della presenza di altri religiosi. Il patronato laico da parte dei tetiesi sulla chiesa é l’unico conosciuto ed é forse coevo alla nascita dello stesso novenario e alla edificazione dei muristenes (XVII secolo ?). Gli anziani ricordano che fino agli anni ’40 era il priore, nominato di anno in anno da quello uscente, ad organizzare la festa, e in particolare a provvedere ai banchetti offerti a sos nobenantes, i novenanti, durante la festa, talvolta sacrificando le provviste familiari, consistenti spesso nella sola mannalitza, la mucca. Ad esso si affiancò poi un comitato, anch’esso annuale, che autofinanziava la festa. Da alcuni decenni sono gli 8 rioni del paese che, a turno, organizzano la festa civile effettuando la questua nel paese, e in quei giorni curano anche la pulizia della chiesa e dei muristenes.
Corso Italia, 63, 08030 Teti NU, Italy