San Nicolò di Piazza

Santuario di San Nicolò di Piazza: un viaggio tra fede, storia e mistero ad Assisi

Cripta del Santuario di San Nicolò di Piazza

Il Santuario di San Nicolò di Piazza ad Assisi custodisce secoli di storia e devozione, legati a figure emblematiche del cristianesimo come San Francesco d’Assisi e San Nicola di Bari. Sebbene oggi rimanga visibile solo la cripta, questo luogo sacro continua a evocare un passato ricco di spiritualità e avvenimenti significativi.

Le origini: una chiesa romanica con una cripta suggestiva

Le origini del santuario risalgono all’XI secolo. Si trattava di una piccola chiesa romanica ad una sola navata, eretta probabilmente tra il 1087, anno del trafugamento delle reliquie di San Nicola, e il 1093, anno in cui la chiesa compare per la prima volta nei documenti. Di questa costruzione originale rimane la cripta rettangolare, divisa in due navate da due pilastri. Le volte a botte lunettate sono realizzate in muratura di pietrame a secco, mentre le pareti sono costituite da pietre rozzamente squadrate. Un tratto di parete sul fondo presenta resti di un muro romano a blocchi di grandi dimensioni, testimonianza della lunga storia del sito.

San Nicola: protettore dei mercanti e taumaturgo venerato

La chiesa era dedicata a San Nicola di Bari, vescovo di Mira, figura molto popolare nel Medioevo, venerato come protettore dei mercanti, dei naviganti, dei bambini e delle vergini. La sua fama di taumaturgo e la traslazione delle sue reliquie a Bari nel 1087 contribuirono a diffonderne il culto in tutta Europa.

San Francesco e San Nicolò: un legame speciale

Il Santuario di San Nicolò riveste un’importanza particolare per la storia francescana. Nel 1207, San Francesco d’Assisi, insieme a Bernardo di Quintavalle, si recò proprio in questa chiesa per consultare il Vangelo. Questo evento segna la prima consultazione comunitaria del Vangelo da parte di Francesco e dei suoi compagni, un momento cruciale per la nascita dell’Ordine Francescano. La scelta di San Nicolò non è casuale: la chiesa, all’epoca, era l’unica ad affacciarsi sulla piazza del mercato, luogo di incontro e di scambio, dove Francesco iniziò la sua predicazione.

Dalla Compagnia della Morte alla caserma: un destino travagliato

Nel corso dei secoli, la chiesa di San Nicolò subì diverse trasformazioni. Nel 1575, vi fu fondata la Compagnia della Morte col titolo della Carità, assumendo anche questo nome. Nel XVII secolo, l’Egidi, nella sua guida di Assisi, descrive la chiesa come un luogo sacro meta di pellegrinaggi, ricco di reliquie. Tuttavia, il terremoto del 1832 segnò l’inizio del declino per la chiesa, che cessò di essere adibita al culto. Nel 1848, divenne caserma dei Carabinieri Pontifici e successivamente proprietà del Comune. Nel 1924, la caserma e i resti dell’antico campanile furono demoliti per fare spazio al Palazzo delle Poste e alla Pretura Civica. Oggi, dell’antico edificio rimane solo la cripta.

Un’avventura nella cripta: alla ricerca delle tracce del passato

Nonostante le trasformazioni subite, la cripta del Santuario di San Nicolò continua a parlare al visitatore attento. L’atmosfera suggestiva invita alla meditazione e alla riflessione. Tra le sue antiche mura, è possibile immaginare le preghiere dei fedeli, le consultazioni di San Francesco, le attività della Compagnia della Morte. L’antico muro romano inglobato nella struttura della cripta rappresenta una finestra sulla storia più antica di Assisi, un invito a scavare nel passato alla ricerca delle radici della città. Un’attenta osservazione potrebbe rivelare tracce di affreschi scomparsi o iscrizioni nascoste, testimonianze silenziose di un tempo lontano.

Informazioni aggiuntive:

  • Nel 1217, la chiesa dipendeva dalla Cattedrale di San Rufino.

Piazza Santa Chiara, 1, 06081 Assisi PG, Italy


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