Ubicazione originaria del Santuario: La raccolta degli ex voto stata conservata presso la sede del santuario, in una stanza detta del tesoro, fino agli anni trenta. Note sulla raccolta: Gli ex voto sono stati venduti e in parte rubati. Tipologia degli ex voto: Oggetti di oreficeria, Protesi vere o rappresentate, Altro
Esistono le testimonianze relative a presunti miracoli avvenuti negli anni Trenta di questo secolo. Le pratiche sono conservate presso l`archivio arcivescovile di Chieti (Carteggio, busta 45, fasc. 7.) .
La chiesa di San Francesco di Guardiagrele, secondo la tradizione, accolse, a partire dal 1338, il corpo di San Nicola greco, monaco eremita proveniene dalla Calabria. Tale chiesa fu retta dapprima dai Francescani conventuali e, fino ai nostri giorni, dal clero secolare. Negli anni Quaranta di questo secolo, secondo alcune testimonianze conservate presso la curia di Chieti, nel santuario si verificarono dei miracoli e divenne meta di frequenti pellegrinaggi.. Negli anni Sessanta il culto tributato a San Nicola andato man mano diminuendo. Secondo la tradizione agiografica San Nicola greco, membro di una comunit di monaci provenienti dalla Calabria, dapprima si insedi insieme ad altri monaci, tra cui San Rinaldo, presso il castello di Prata. Dopo la morte dell`abate Ilarione i membri si diffusero nel territorio per condurre vita eremitica. San Nicola Greco fu sepolto presso Prata, e traslato a Guardiagrele, nella chiesa di San Francesco, nel 1338 per volere di Napoleone Orsini. Le indulgenenze alla chiesa di San Nicola di Guardiagrele risalgono al 1 settembre 1343, una seconda fu concessa dal vescovo di Sulmona il 20 ottobre del 1400 (datazione Balducci), in realt il documento privo di data. (Balducci A., Il regesto delle pergamene della Curia arcivescovile, p. 58 n. 175; p. 79 n. 250). In seguito alla soppressione napoleonica del 1807, i conventuali abbandonarono il santuario e la struttura fu affidata alla chiesa parrocchiale di Santa Maria.
Via Tripio, 98, 66016 Guardiagrele CH, Italy