San Nemesio

La tipologia non è definibile, anche in rapporto alla localizzazione del santuario in ambienti ipogei o nel cimitero subdiale.Descrizione: tomba/corpo Tipo: Oggetto del culto non classificabile come immagine o reliquia
Raccolta di ex voto: No

La più antica attestazione del santuario è contenuta negli itinerari dei pellegrini della prima metà del VII secolo (la Notitia ecclesiarum, il De locis, il malmesburiense: Valentini – Zucchetti, II, pp. 85, 112, 148); le sue reliquie vennero traslate da Paolo I (757-767) nella chiesa di S. Silvestro in capite, quindi da Pasquale I (817-824) a Santa Prassede e da Gregorio IV (827-844) a Santa Maria Nova. Il martire è Nemesio è legato al luogo dal racconto agiografico, contenuto nella passio di papa Stefano (Acta Sanctorum, Agosto, I, Parigi 1867, pp. 139-142): battezzato dal papa Stefano, egli aveva subito la decapitazione in un luogo tra la via Appia e la Latina, dove venne sepolto dallo stesso papa. Non è sicuro se vada riferita al martire della Latina un’iscrizione edita dal De Rossi (IChr, n. 29) che ricorda lavori di abbellimento del sepolcro di un martire Nemesio.

Via Latina, Roma, Italy


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