Santuario di San Felice: Fede, Storia e Avventura sulla Via Portuense

Santuario di San Felice

Intraprendi un viaggio nel cuore della fede e della storia, alla scoperta del Santuario di San Felice, un luogo di culto situato lungo l’antica Via Portuense a Roma. Benché le testimonianze dirette sulla sua architettura originaria siano scarse, sappiamo, grazie alla biografia di Papa Giulio e alla Notitia Ecclesiarum, che si trattava di una “basilica ad corpus,” eretta per custodire il corpo del santo martire. Questo complesso cultuale coesisteva con un altro centro di devozione dedicato al martire Alessandro, creando un’area di spiritualità e preghiera particolarmente significativa.

Un Luogo di Culto Antico e Venerato

Il santuario, situato al III miglio della Via Portuense, affonda le sue radici in un passato lontano. Venne restaurato in tempi successivi da Adriano I (772-795) e da Nicolò I (858-867), testimonianza della sua importanza e della cura riservatagli nel corso dei secoli, come riportato nel Liber Pontificalis. Al centro della devozione vi era la tomba di San Felice, un luogo di silenzio e preghiera, purtroppo ad oggi non ancora identificata con certezza. Questo non sminuisce il valore spirituale del sito, ancora intriso della fede dei pellegrini che nei secoli si sono recati qui in cerca di conforto e grazia.

San Felice e San Giulio I: Pilastri della Fede Romana

La figura di San Felice, martire romano, è avvolta da un alone di mistero. Poche sono le informazioni certe sulla sua vita e sul suo martirio. Tuttavia, la sua memoria è stata tramandata attraverso i secoli, alimentata dalla devozione popolare e dalla costruzione del santuario a lui dedicato. La costruzione della basilica è legata a Papa Giulio I (337-352), il quale, secondo il Liber Pontificalis, fecit basilicam in via Portese miliario III. Questa testimonianza sottolinea l’importanza del santuario fin dai primi secoli del cristianesimo. Il Duchesne, nel suo commento al Liber Pontificalis, identifica questa basilica proprio con il santuario di San Felice, avvalorando l’ipotesi di un luogo di culto esistente fin dal IV secolo.

La Traslazione delle Reliquie e l’Abbandono del Santuario

Un momento cruciale nella storia del santuario fu la traslazione delle reliquie di San Felice, operata da Papa Pasquale I (817-824), nella chiesa di Santa Prassede a Roma. Questo evento, narrato anch’esso nel Liber Pontificalis, segnò l’inizio di un lento declino per il santuario sulla Via Portuense. Privato delle reliquie del suo santo patrono, il luogo perse progressivamente importanza, fino al suo abbandono.

Un’Avventura alla Ricerca delle Radici della Fede

Oggi, il Santuario di San Felice rappresenta una sfida per gli appassionati di storia e archeologia. La ricerca della sua ubicazione precisa e dei resti della basilica paleocristiana si configura come una vera e propria avventura. Esplorare la zona del III miglio della Via Portuense, consultare antiche mappe e documenti, confrontarsi con gli studiosi locali: queste sono solo alcune delle attività che possono condurre alla riscoperta di questo importante luogo di culto. Immagina l’emozione di riportare alla luce una porzione di storia, di contribuire a ricostruire un tassello del mosaico della fede cristiana romana!

Spunti per la Ricerca:

  • Consultazione del Liber Pontificalis: Approfondire le biografie di Papa Giulio I e Papa Pasquale I per ottenere informazioni più dettagliate sulla costruzione e la traslazione delle reliquie.
  • Ricerca Archeologica: Studiare le mappe antiche della Via Portuense e confrontarle con quelle moderne per individuare possibili aree di interesse archeologico.
  • Fonti Storiche Locali: Esplorare gli archivi e le biblioteche locali per trovare documenti e testimonianze relative al santuario e alla sua storia.
  • Collaborazione con Esperti: Contattare archeologi, storici dell’arte e studiosi di storia locale per ottenere consigli e supporto nella ricerca.

Benché non vi siano attualmente raccolte di ex voto associate al santuario, la sua storia e il suo significato spirituale continuano a vivere nella memoria collettiva. Il Santuario di San Felice ci invita a riscoprire le radici della nostra fede, a immergerci nella storia millenaria di Roma e a intraprendere un’avventura alla ricerca di un passato che ancora pulsa sotto la superficie.


Via Portuense, Roma, Italy


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