Nella biografia di Onorio I si dice che il pontefice ricostruì la chiesa dedicata al martire Ciriaco, sull’Ostiense (LP, I, p. 324: fecit ecclesiam beato Cyriaco martyri a solo, via Ostense, miliario VII, ubi et donum optulit). F. Fornari ha supposto che non si tratti dell’edificio nel quale il martire e i compagni erano sepolti, ma di un altro posto nelle vicinanze, anche sulla base del fatto che nella biografia di Leone III vengono ricordate, come esistenti nella stessa zona, due basiliche. La chiesa costruita da Onorio I è stata ipoteticamente identificata con l’edificio absidato fornito di due grandi nicchie circolari su ciascun lato, individuato non lontano dall’ambiente nel quale i martiri avrebbero trovato sepoltura.Descrizione: Al centro del culto era la tomba del martire. Durante gli scavi eseguiti agli inizi del secolo furono individuati quattro sarcofagi di marmo appena sbozzati, posti sotto il piano pavimentale di un edificio absidato e protetti da una massicciata spessa 2,70 m.; furono ritenuti i sarcofagi dei martiri. Questa identificazione è stata messa recentemente in discussione: questo edificio, in realtà, potrebbe essere un mausoleo privato con tombe importanti (TOMMASI). Reliquia: Altra Tipo: Oggetto del culto non classificabile come immagine o reliquia Luogo: Altro
Raccolta di ex voto: No
La più antica attestazione del santuario è quella contenuta nella Depositio Martyrum, il primo calendario ufficiale della Chiesa romana. L’abbandono del santuario è legato alla rimozione delle reliquie dal luogo di sepoltura, avvenuta al tempo di papa Agapito II (945-955), quando la testa del martire venne trasportata nel monastero della via Lata poi dedicato a S. Ciriaco (AA. SS. XXXV, Aug. II, p. 327).
Negli Atti di S. Marcello si narra che una matrona di nome Lucina avrebbe sepolto i corpi di S. Ciriaco e dei compagni in un terreno di sua proprietà situato presso la via Ostiense.
Il Liber Pontificalis documenta donativi fatti da Leone III (795-816) e Benedetto III (855-58) alla chiesa di S. Ciriaco. Secondo una tradizione (AA. SS. XXXV, Aug. t.II, p. 327) il corpo di S. Ciriaco stette nel luogo della sepoltura fino al tempo di Agapito II (946-55), quando tre cugine del console Alberico (Marozia, Stefania e Teodora) traslarono la testa (non si hanno notizie sul resto del corpo e sugli altri martiri) nel monastero della via Lata, poi dedicato a S. Ciriaco.
Il papa Onorio I si occupò direttamente di alcuni lavori nel santuario (cfr. infra, scheda sulla tipologia architettonica), fatto che può forse indicare come al pontefice fosse affidata la giurisdizione sul santuario.
Torrino Mezzocammino, 00127 Roma, Italy
San Ciriaco
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