Raccolta di ex voto: Dato non disponibile
San Basilide è celebrato nel Martirologio Geronimiano (431-450). La data della sua redazione è assunta come terminus ante quem per la più antica attestazione di vita del santuario. La Bolla di Benedetto IX del 1037, indirizzata al vescovo di Silva Candida, che menziona una casa posita eadem via Aurelia milliario ab Urbe plus minus duodecimo, territorio Sancti Basilidis può essere considerata come il terminus post quem per l’abbandono del santuario. Quale leggenda di fondazione è stata considerata la Passio che risponde all’esigenza di conoscere con dovizia di particolari le figure dei santi venerati. Spesso compilate molto tempo dopo gli avvenimenti narrati (con topoi letterari e aggiunte dovute alla pietas), le Passiones non hanno valore storico ma attestano un culto già radicato e riportano con buona fedeltà il relativo luogo di venerazione dei santi all’epoca della loro compilazione. In particolare, le tre Passiones di san Basilide sono tarde e prive di fondamento storico e non forniscono alcuna indicazione attendibile: né topografica sul santuario, né agiografica sul santo. Nell’altomedioevo Basilide era venerato anche sulla via Labicana, in una basilica che fu restaurata da Leone III (795-816). Le aree funerarie riferibili all’età paleocristiana documentate dai rinvenimenti archeologici, e il santuario martiriale ricordato dalle fonti sembrano giustificare l’esistenza di una sede vescovile nella Lorium, sede che in seguito (VI sec.) fu assorbita dalla neo-fondata diocesi di Silva Candida nei pressi del santuario delle Sante Rufina e Seconda sulla via Cornelia, che fu polo attrattivo per la giurisdizione vescovile.
00166 La Bottaccia RM, Italy