Santuario Santa Maria in Trivio: Fede, Arte e Ricerca a Roma
Il Santuario di Santa Maria in Trivio, un gioiello nascosto nel cuore di Roma, invita i pellegrini e gli amanti della storia dell’arte a un viaggio di scoperta e devozione. Situato in Via dei Crociferi, questo luogo sacro custodisce secoli di fede, arte e storie di santi che hanno lasciato un’impronta indelebile nella spiritualità romana. La sua storia, ricca di cambiamenti e trasformazioni, lo rende un punto di riferimento spirituale e culturale da non perdere.
La Storia e l’Arte del Santuario
Le origini del Santuario affondano in un passato avvolto nel mistero. Sebbene le fonti precedenti al XV secolo siano scarse,si suppone che la devozione Mariana fosse già presente nell’area, anche se mancano prove certe che ne attestino con sicurezza l’esistenza.
Uno dei tesori più preziosi del Santuario è l’icona della Vergine con Bambino, un dipinto ad olio risalente alla prima metà del XV secolo e attribuito a un artista di scuola umbro-marchigiana. Questa tavola, di dimensioni 85×65 cm, è attualmente posta nell’abside e rappresenta il fulcro della devozione mariana nel Santuario. La tradizione popolare la voleva risalente ai tempi di Belisario, ma gli studi moderni ne hanno collocato la realizzazione in epoca successiva.
Nel corso dei secoli, il Santuario ha subito diverse trasformazioni. Nel 1573, accanto alla nuova chiesa venne costruito un convento con un giardino, successivamente inglobato dai palazzi circostanti. Una lapide, datata 25 marzo 1657 e situata nella prima cappella a destra, ricorda i lavori di ristrutturazione operati dai Chierici Regolari Ministri degli Infermi di San Camillo de Lellis. In essa si menziona anche la concessione dell’indulgenza di cento giorni a chi avesse visitato la chiesa la prima domenica dopo la festa dell’Esaltazione della Croce.
Dopo essere stato officiato dai Crociferi dal 1550 (con certezza dal 1566) al 1657, anno della loro soppressione, nel 1657 l’ordine fondato da Camillo de Lellis acquistò la chiesa, per poi successivamente abbandonarla dopo aver ottenuto la vicina parrocchia di Santi Vincenzo e Anastasio nel 1839.
San Gaspare del Bufalo: Un Cuore Ardente per il Preziosissimo Sangue di Cristo
Un capitolo fondamentale nella storia del Santuario è legato alla figura di San Gaspare del Bufalo, fondatore dei Missionari del Preziosissimo Sangue. Nel 1862, venticinque anni dopo la sua morte, la salma di San Gaspare fu traslata a Santa Maria in Trivio, affidata ai Missionari del Preziosissimo Sangue dal 1839.
La cappella dedicata al Santo, dove è custodita la statua-reliquiario realizzata dallo scultore Aurelio Mistruzzi, è oggi il cuore pulsante della devozione nel Santuario. Costruita nel 1954, in seguito alla canonizzazione di San Gaspare avvenuta il 12 giugno dello stesso anno, la cappella invita i fedeli a meditare sulla vita e l’opera del Santo, un instancabile apostolo del Vangelo e un esempio luminoso di carità cristiana.
Un angolo di curiosità: Fino a non molti anni fa, all’interno della chiesa era possibile visitare un interessante museo dedicato a San Gaspare, dove erano custodite le memorie del Santo, ex-voto ottocenteschi e il bozzetto di Piero Gagliardi per lo stendardo del Santo.
Oggi il museo è stato trasferito presso la Casa dei Missionari del Preziosissimo Sangue ad Albano, ma la sua memoria rimane viva tra i devoti e i visitatori del Santuario.
Devozione e Pellegrinaggio
Sotto la cura dei Missionari del Preziosissimo Sangue, la devozione alla Vergine in Trivio subì un calo, mentre si sviluppò un intenso pellegrinaggio al corpo di San Gaspare del Bufalo. La cappella del Santo divenne meta di fedeli provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo, desiderosi di venerare le spoglie del Santo e di chiedere la sua intercessione.
Oggi, il Santuario Santa Maria in Trivio rappresenta un luogo di incontro tra la devozione mariana e la venerazione per San Gaspare del Bufalo, offrendo ai pellegrini un’esperienza spirituale intensa e ricca di significato. La presenza dei Missionari del Preziosissimo Sangue garantisce la continuità della tradizione spirituale e l’accoglienza dei fedeli.
Oggi appartenente al demanio dal 1870 e sotto giurisdizione del Vicariato di Roma, il Santuario è un bene dello stato italiano.
Via dei Crociferi, 49, 00187 Roma, Italy