Una corretta ricostruzione del monumento è possibile, oltre che sulla base dei dati di scavo, mediante l’ausilio della ricca documentazione grafica precedente la distruzione del 1776, in particolare la pianta dell’Alfarano e quella di un anonimo attribuita erroneamente a Sansovino e alcune vedute di Martin van Heemskerck, di un anonimo fiammingo e di G.A.Dosio: esse restituiscono un edificio circolare con diametro esterno di ca 34m. e struttura perimetrale di rilevante spessore nella parte inferiore, con otto profonde nicchie quadrangolari; in alto le pareti diventavano meno spesse e in esse si aprivano otto finestre ad arco con contrafforti interposti. Secondo Carpiceci da una più attenta lettura dei disegni, soprattutto quelli di Heemskerck, si può ipotizzare una copertura a cono e a tegole maritate e non a calotta sferica, come sembrerebbero suggerire una veduta di Fontana e le imprecise assonometrie di Du Pérac e Lafréry.Descrizione: Papa Simmaco, annota il biografo del Liber Pontificalis, corredò l’edificio di quattro altari-reliquiarii, rispettivamente in onore di S. Tommaso, di S. Cassiano e dei Ss. Proto e Giacinto, di S. Apollinare e di S. Sossio (F.Grossi Gondi, ‘Dove papa Simmaco abbia collocato un’iscrizione in onore dei SS. martiri Proto e Giacinto’, in NBAC 23 (1917), 89-94). Entrata in uso: tra l’anno 498 e l’anno 514 Reliquia: Oggetti specifici
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile

L’edificio cultuale venne adibito a sacrestia con la costruzione del nuovo San Pietro, per poi essere distrutto nel 1776 in relazione al rinnovamento delle costruzioni annesse alla basilica. Un restauro dell’edificio è attestato nella biografia di Giovanni VI (701-705) cui si attribuisce la ricostruzione dell’ambone (fecit… ambonem, noviter constructum: Lib. Pont. I, 383), quindi, in rapporto al tetto, in quella di Gregorio III (731-741; fecit autem et tectum noviter simul et cameram sancti Andreae…, quam depinxit: Lib. Pont. I, 419). Ad alti pontefici, in particolare Zaccaria (741-752; Lib. Pont. I, 435), Stefano III (768-772; Lib. Pont. I, 478), Adriano I (772-795; Lib. Pont. I, 499), Leone III (795-816; Lib. Pont. II, 10, 15, 16, 19, 33), Leone IV (847-855; Lib. Pont. II, 109, 129), si legano, infine, atti di donazione di manufatti preziosi.

Via di Sant`Andrea delle Fratte, 1, 00187 Roma, Italy


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