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Santuario di Nostra Signora della Pellegrina: Un Viaggio tra Fede e Storia
Immerso nella tranquilla campagna veneta, il Santuario di Nostra Signora della Pellegrina si erge come un faro di fede e un custode di storie miracolose. Questo luogo sacro, situato nei pressi di Erbè, in provincia di Verona, invita pellegrini e visitatori a un’esperienza di profonda spiritualità e scoperta culturale.
Architettura e Arte Sacra
Il santuario si presenta con una pianta quadrata armoniosa, arricchita da due graziose cappelline laterali. L’elemento centrale e più venerato è senza dubbio l’affresco miracoloso, protetto da un vetro e una tenda, che raffigura la Vergine del Carmelo con il Bambino. In quest’opera d’arte, la Madonna offre lo scapolare, simbolo di protezione e appartenenza all’ordine carmelitano, a San Rocco, protettore dal flagello della peste, e a Sant’Antonio da Padova, taumaturgo e dottore della Chiesa.
L’iconografia sacra di questo affresco rappresenta un potente messaggio di speranza e intercessione, un invito alla preghiera e alla devozione.
La Storia di un Miracolo: Dalle Oche a un Santuario
La storia del Santuario di Nostra Signora della Pellegrina affonda le radici in un racconto popolare, tramandato oralmente e riportato da Ettore Bolisani nel suo opuscolo dedicato al santuario. Si narra che una giovane pastorella, mentre sorvegliava le sue oche in un prato, ebbe una visione della Madonna. La Vergine Maria espresse il desiderio di avere un santuario eretto in suo onore e di vedere la sua immagine dipinta. Un artista locale, ispirato dalle parole della fanciulla, realizzò l’affresco che ancora oggi possiamo ammirare.
L’Edificazione del Santuario: Un’Opera di Fede e Perserveranza
La fama dell’immagine miracolosa si diffuse rapidamente, attirando numerosi fedeli e portando con sé storie di guarigioni prodigiose attribuite all’intercessione della Vergine. I monaci di San Zeno, allora proprietari del terreno, decisero di erigere un oratorio a protezione dell’immagine sacra. La prima pietra fu posata il 20 ottobre 1721, ma i lavori subirono un’interruzione nel giugno del 1722 a causa di un incidente: il crollo del cornicione della facciata, che fortunatamente non causò vittime tra i capomastri impegnati nella costruzione.
Grazie all’intervento dell’architetto veronese Francesco Perotti, il progetto fu migliorato e i lavori ripresero con rinnovato vigore. L’8 settembre 1723, il santuario fu finalmente inaugurato, diventando un importante centro di culto e pellegrinaggio.
Santi Prottetori: San Rocco e Sant’Antonio da Padova
La presenza di San Rocco e Sant’Antonio da Padova nell’affresco del santuario sottolinea l’importanza di questi santi nella devozione popolare. San Rocco, invocato come protettore dalla peste e dalle malattie infettive, rappresentava una figura di riferimento in un’epoca segnata da epidemie e sofferenze. Sant’Antonio da Padova, con la sua fama di taumaturgo e la sua profonda sapienza teologica, incarna la figura del santo vicino alla gente, pronto ad ascoltare le preghiere e a intercedere per i bisognosi.
Gli Ex Voto: Testimonianze di Grazie Ricevute (e una Ricerca Avventurosa)
Un tempo, le pareti del Santuario di Nostra Signora della Pellegrina erano ricoperte di ex voto: tavolette dipinte, lamine con iscrizioni, oggetti di oreficeria e persino protesi, offerte dai fedeli come segno di gratitudine per le grazie ricevute. La prima tavoletta risaliva al 1722, mentre l’ultima ai primi anni del Novecento. Purtroppo, questi preziosi oggetti sono stati rubati, ma si dice che siano conservati presso la famiglia Previdi. Ottenere il permesso di visitarli potrebbe trasformarsi in un’avventurosa ricerca storica e spirituale!
Il Santuario Oggi: Un Luogo di Pace e Riflessione
Nonostante i cambiamenti storici e le vicissitudini del tempo, il Santuario di Nostra Signora della Pellegrina continua a essere un luogo di preghiera, di pace e di riflessione. La sua architettura semplice ma elegante, l’affresco miracoloso e la storia ricca di fede e devozione lo rendono una meta imperdibile per chiunque desideri nutrire la propria anima e scoprire le radici spirituali del nostro territorio.
Informazioni aggiuntive
La giurisdizione dei Benedettini di San Zeno di Verona sul santuario terminò nel 1771 a seguito delle disposizioni del Governo Veneto. Nel 1835, un elenco degli oratori pubblici di Erbè informava che il santuario era officiato da un cappellano con l’obbligo della messa festiva e della confessione dei fedeli. In seguito alla soppressione di alcuni ordini religiosi, il santuario fu venduto, insieme al fondo su cui sorgeva, il 14 dicembre 1771.
37063 Pellegrina VR, Italy