Santuario Nostra Signora degli Angeli: Un Gioiello di Fede e Storia a Gazzelli
Immerso nella quiete dell’entroterra ligure, il Santuario di Nostra Signora degli Angeli a Gazzelli rappresenta un luogo di profonda spiritualità e un custode di secoli di storia locale. Questo santuario, con la sua architettura suggestiva e le opere d’arte che custodisce, invita i visitatori a un’esperienza di fede e scoperta culturale.
Architettura e Arte Sacra
Il santuario presenta una pianta ellittica, caratterizzata da un’unica navata impreziosita da tre altari. L’ingresso è preceduto da un elegante porticato con volte a crociera, sorretto da colonne in pietra e robusti pilastri d’angolo in muratura che ne definiscono il perimetro. Ai lati del portale principale, due ampie finestre invitano alla preghiera e alla contemplazione, mentre al di sopra svetta una finestra serliana, che aggiunge un tocco di raffinatezza all’insieme.
Nel corso del tempo, il santuario ha subito diversi interventi di ampliamento e restauro. Nel 1643, il coro fu ingrandito per accogliere un numero maggiore di fedeli. I documenti conservati nell’Archivio Diocesano di Albenga (Parrocchia di Gazzelli, fald. 270) testimoniano l’impegno dei Vescovi De Marinis (nelle visite pastorali del 1657 e 1662) e Tomaso Pinello (1670), che incoraggiarono la comunità locale a completare l’oratorio o a costruirne uno nuovo, spinti dalla crescente devozione popolare.
Il Tesoro Artistico: La Visitazione e la sua Storia
Un tempo, l’altare maggiore del santuario ospitava un dipinto di inestimabile valore raffigurante la Visitazione di Maria Santissima a Sant’Elisabetta. L’opera, attribuita a Domenico Piola o, più probabilmente, al talentuoso Bartolomeo Biscaino (1649), rappresentava uno dei punti focali della devozione mariana. Tuttavia, per preservarne l’integrità, il dipinto è stato trasferito nella chiesa parrocchiale. Al suo posto, sull’altare maggiore, è ora esposta una copia realizzata dal pittore contemporaneo Claudio Virgilio di Gazzelli, che continua a suscitare ammirazione e raccoglimento.
Radici Storiche e Devozione Popolare
Un atto datato 17 marzo 1538 attesta l’esistenza dell’oratorio già in quell’anno, con il parroco di Gazzelli, Bartolomeo Amoretto di Oneglia, che ne svolgeva la funzione di cappellano. Questo documento testimonia l’antichità del luogo di culto e la sua importanza nella vita spirituale della comunità locale.
La tradizione popolare attribuisce l’origine del Santuario a un evento miracoloso: la preservazione di Gazzelli dalla peste che aveva devastato il vicino abitato di Sarola. Questo racconto, tramandato di generazione in generazione, rafforza il legame tra il santuario e la protezione divina. La fede popolare ha sempre intravisto nella Vergine degli Angeli un rifugio sicuro nei momenti di difficoltà e sofferenza.
Ex Voto e Testimonianze di Fede
Il santuario custodisce una ricca collezione di ex voto, testimonianze tangibili della gratitudine dei fedeli per le grazie ricevute. Tra questi, spiccano le tavolette dipinte, soprattutto di tradizione marinara, che raccontano storie di pericoli scampati e di interventi miracolosi. Ogni ex voto rappresenta un atto di fede e un segno di riconoscenza verso la Madonna degli Angeli.
Una leggenda particolarmente suggestiva riguarda un paio di stampelle conservate come ex voto. Si narra che un uomo, fingendosi zoppo per ottenere la pensione di invalidità durante la Prima Guerra Mondiale, si recò al santuario. Dopo aver pregato con fervore, fu miracolosamente guarito e abbandonò le stampelle, smascherando la sua impostura. Questo racconto, intriso di fede e di moralità, sottolinea il potere taumaturgico del santuario e l’importanza dell’onestà.
Antichi Inventari e Tesori Perduti
Durante la visita pastorale del 23 settembre 1591, Luca Fieschi impose l’adeguamento della mensa dell’altare alle norme tridentine, inclusa la presenza di una pietra consacrata e della predella. Questa disposizione fu ribadita nella visita del 23 settembre 1607 (Archivio Diocesano di Albenga, Parrocchia di Gazzelli, fald. 270), evidenziando l’attenzione della Chiesa verso la corretta liturgia e la dignità del luogo sacro.
L’inventario redatto dal parroco Antonio Guercio il 29 agosto 1593 rivela che la chiesa era ben fornita di arredi, paramenti e opere d’arte, tra cui alcune statue lignee del Presepe, del Sepolcro e una Corona d’argento per la Madonna (Archivio Diocesano di Albenga, Parrocchia di Gazzelli, fald. 270). Purtroppo, molte di queste opere sono andate disperse nel corso del tempo, ma la loro memoria rimane viva nella storia del santuario.
Spunti di Ricerca Avventurosa:
- Archivio Diocesano di Albenga : Approfondisci la ricerca presso l’Archivio Diocesano per scoprire ulteriori dettagli sui documenti relativi al santuario (fald. 270).
- Ex Voto : Studia approfonditamente gli ex voto presenti nel santuario. Ogni tavoletta, ogni oggetto, racconta una storia particolare di fede e grazia ricevuta. Approfondire la storia dietro questi oggetti potrebbe rivelare dettagli sulla vita dei fedeli e sulle loro speranze.
18027 Gazzelli IM, Italy