N. S. della Pietà e del Soccorso in S. Lorenzo

Le immagini venerate occuparono diverse cappelle all’interno della Cattedrale di S. Lorenzo (v. scheda 9).Descrizione: Nel 1399 fu posto alla venerazione un quadro raffigurante la Madonna della Pietà. Fu collocato in capo alla navata sinistra, il cui altare era già dedicato all’Assunta; i Lercari, ai quali passò in proprietà la cappella, nel 1559, tolsero il quadro (di cui si sono perse le tracce) e lo sostituirono con un altro di Luca Cambiaso (Vergine col Bimbo e SS.Giovanni Battista e Lorenzo). Nel 1817, dedicandosi la cappella al SS.Sacramento, questo quadro fu posto al lato destro. Entrata in uso: nell’anno 1399 Immagine: Dipinto Descrizione: Rappresenta la Vergine col Bimbo (cm.100×50 ca.), di autore ignoto (sec.XV). Tra il 1590 e il 1600 fu trasferito dalla chiesa del convento di N. S. del Soccorso in S. Lorenzo, dove fu collocato nel quinto altare di destra, di proprietà o giuspatronato dei Saporiti. Nel 1808 l’effigie fu traslata nella cappella della famiglia Senarega poi Balbi dedicata a S. Sebastiano in capo alla navata destra. Entrata in uso: nell’anno 1590 Immagine: Dipinto
Ubicazione originaria del Santuario: Sull’altare della quinta cappella di destra. Tipologia degli ex voto: Luminarie, Tavolette dipinte, Oggetti di oreficeria, Oggetti vari, Altro

Il 03/12/1390 il canonico della Cattedrale Lanfranco di Ottone mise a disposizione una somma di denaro e creò una cappellania perpetua per l’erezione, nella Cattedrale, di un altare alla Madonna. Tuttavia solo nel 1399, ad opera del canonico Giovanni di S. Stefano, fu esposta alla venerazione una immagine della Vergine (Madonna della Pietà). Già dal 1631 Alessandro Riario Sforza Pallavicino, conte di S. Fiora e Borgonovo, aveva istituito un legato con proventi destinati all’acquisto di corone d’oro da destinarsi all’effigie della Vergine. Nel 1741 fu eretta, nella cappella Beatae Mariae Virginis Subsidii et Italice del Soccorso, una Congregazione sotto il nome di Compagnia di N. S. del Soccorso contra Infedeles, per l’armamento contro i pirati musulmani, che durò sino agli inizi del XIX secolo (i Capitoli furono approvati il 04/02/1742 dall’Arcivescovo di Genova Nicolò De Franchi). Numerose indulgenze furono accordate agli ascritti alla Compagnia di N. S. del Soccorso. Nel 1808 l’immagine viene trasferita in una cappella di proprietà della famiglia Senarega dal 1579, poi Balbi. L’altare su cui fu posto il quadro tra il 1590 e il 1600 era di proprietà o giuspatronato della famiglia Saporiti.

Genoa, Italy


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