Ubicazione originaria del Santuario: Cappella della Madonna. Note sulla raccolta: Una grande produzione di ex voto si ebbe tre il Cinquecento e il Settecento e tale produzione si può suddividere in due grandi categorie: aulici e popolari.Gli ex voto aulici vedono tra l’altro due piatti da parata donata da Don Giovanni Aragona, Duca di Terranova e Principe di Castelvetrano, una catena con smalti policromi donata dalla moglie di Don Pietro di Blasi, raffinati oggetti di oreficeria come un gioiello seicentesco fatto a fiore con diamanti e smeraldi donato dalla Duchessa moglie del Vicerè Duca d’Ozeda, fino ad arrivare alla produzione rococò e il neoclassicismo ottocentesco.Gli ex voto dei ceti meno abbienti ed in particolar modo del ceto marinaresco, sono costituiti prevalentemente da piccole pitture che raffigurano un episodio di difficoltà o di pericolo a cui viene posto fine per intercessione della Vergine; molto spesso era il convento stesso a commissionarle ed esistevano vere e proprie botteghe specializzate in questo genere di pittura. Dipinti su legno, molti anche di pregevole fattura, venivano messi addosso alla statua della Madonna per ricordare e per ringraziare, ma anche per incrementare la devozione del popolo. Tipologia degli ex voto: Oggetti di oreficeria, Protesi vere o rappresentate Conservazione attuale: Cappelle di San Vito e della Madonna.
Dopo le leggi eversive del 1866 il santuario fu amministrato dal Comune di cui divenne, con il convento, proprietà. La Curia e i frati comunque continuarono il culto nei limiti del possibile, fino al 1901, quando ripresero pieno possesso del santuario, perdendo però il convento. Epigrafi marmoree esposte nelle cappelle e nella basilica. 2/6/1476: Giovanni, re di Spagna, proibisce di fare un lazzaretto del convento e della chiesa.9/7/1556: Per ordine viceregio viene stabilito che presso il santuario si svolga la fiera franca e libera, concessa l’anno precedente alla città di Trapani. 1) Bolla Vitae perennis gloria, di Niccolò IV (Orvieto 17/7/1290): un anno e quaranta giorni.2) 8/3/1902: Leone XIII concedeva indulgenza plenaria fino al 14 marzo, in occasione del 168° anniversario dell’incoronazione della Madonna.3) 25/3/1950: Pio XII concedeva indulgenza plenaria in occasione dell’elevazione del santuario a basilica minore.
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