Maria Santissima della Favara

Ampliato nel corso del XVIII secoloDescrizione: La Madonna, scolpita in legno di fico, è opera di scultore locale del 1754 circa, anno in cui il santuario venne ceduto dagli albanesi al clero latino. Entrata in uso: nell’anno 1754 Epifania: Madonna addolorata Immagine: Statua Luogo: Altro
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile

Dalla fondazione al 1754 il santuario venne amministrato dal clero greco. Successivamente venne concesso al clero latino. Duplice è la tradizione circa l’origine del santuario e della sua intitolazione. Una vuole che presso la fontana denominata in epoca araba Favara esistesse una nicchia contenente un’immagine della Madonna Addolorata. L’altra, più seguita, che una antica statua della Addolorata vennisse ritrovata presso detta sorgente. Portata in processione nella chiesa di rito greco, venne miracolosamente ritrovata l’indomani mattina presso la fonte, dove i fedeli decisero di costruire il santuario. Una tradizione vuole che lo scultore chiamato a realizzare la statua lignea della Addolorata intorno al 1754 non riuscisse a modellarne il volto. Un giorno dopo aver tentato inutilmente di ultimarlo si addormentò, al suo risveglio vide il volto bello e fatto. Costruito nel 1520, ampliato nel corso del Settecento e restaurato nel 1870, il santuario ospita dal 1754 alternativamente la liturgia latina e quella greca. Nel 1978 la statua è stata restaurata da Gaetano Allegra.

90030 Contessa Entellina PA, Italy


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