Madonna Greca (Duomo)

Santuario Madonna Greca (Duomo): Un Tesoro di Fede e Storia a Capo Rizzuto

Il Santuario della Madonna Greca, situato all’interno del Duomo di Capo Rizzuto, rappresenta un importante luogo di culto e un simbolo di profonda devozione mariana per la comunità locale. Custode di una storia secolare, il santuario racchiude in sé arte, fede e tradizioni popolari, offrendo ai visitatori un’esperienza spirituale e culturale unica.

L’Icona della Madonna Greca: Un’Immagine Miracolosa

Il cuore del santuario è l’icona della Madonna Greca, un’immagine sacra dipinta su tela applicata su due tavole di legno. La Vergine, avvolta in un manto violaceo, assume un atteggiamento materno verso il Bambino Gesù, vestito di grigio e avvolto in un manto rosso. L’opera, dalle dimensioni di 0,80 x 0,50 metri, è impreziosita da un fondo dorato e da due busti di angeli alati, con le sigle IC e XC ai lati superiori, simboli cristologici che rimandano a Gesù Cristo.

Icona della Madonna Greca

La realizzazione dell’icona risale al 1594, data in cui si hanno le prime notizie certe della sua esistenza. Da allora, l’immagine è stata oggetto di grande venerazione, diventando un punto di riferimento per i fedeli che si rivolgono alla Madonna con preghiere e suppliche. La sua storia è costellata di eventi miracolosi e segni di grazia, alimentando la fede e la devozione popolare.

Storia e Tradizioni del Santuario

Le origini del santuario si perdono nella notte dei tempi. La tradizione narra che esso sia stato edificato su un’edicola preesistente, eretta nel luogo in cui la Vergine Maria apparve a un pastore. Questa leggenda, intrisa di spiritualità e mistero, contribuisce a rendere il santuario un luogo speciale, avvolto da un’aura di sacralità e miracolo.

  • 1594: Monsignor Caracciolo menziona per la prima volta il Beneficio di S. Maria della Neve, detta Cona Greca, venerata in una cappella del Duomo, fornendo le prime notizie documentate sull’esistenza del quadro.
  • 1818: Il santuario passa dalla Diocesi di Isola alla Diocesi di Crotone, segnando un cambiamento nella sua giurisdizione ecclesiastica.
  • 1902: Luigi Gullo, procuratore della cappella, promuove il restauro dell’effige della Madonna Greca, testimoniando l’importanza della conservazione del patrimonio artistico e religioso.
  • 1953: L’icona subisce un furto sacrilego: una corona di 12 stelle e una catena d’oro con brillanti, risalenti al XVIII secolo, vengono rubate. Un atto che colpisce profondamente la comunità, ma che allo stesso tempo rafforza il legame con la Madonna.
  • 1968: In risposta al furto, il popolo si mobilita con una straordinaria dimostrazione di fede e generosità, raccogliendo oro e denaro per la realizzazione di una nuova corona. Il maestro d’arte Carmine Rocca fonde il materiale aureo e crea una corona di 12 stelle tempestata di pietre preziose, simbolo di rinascita e speranza. Vengono anche realizzati due diademi in oro e zaffiri, smeraldi, perle e brillanti per le teste della Vergine e del Bambino.
  • 1980: Un nuovo restauro riporta l’effige al suo antico splendore, preservandola per le future generazioni.
  • 1986: L’icona viene solennemente incoronata, rinnovando il voto di devozione e affidamento alla Madonna Greca.

Il “Tesoro” del Santuario: Ex Voto e Devozione Popolare

Ex voto del Santuario

Il santuario custodisce un ricco patrimonio di ex voto, oggetti di oreficeria offerti dai fedeli come segno di ringraziamento per grazie ricevute. Questi oggetti, carichi di significato e di storia, testimoniano la profonda fede e la gratitudine della comunità verso la Madonna Greca. La raccolta di ex voto è particolarmente ricca e preziosa, rappresentando un vero e proprio “tesoro” del santuario.

Spunti di ricerca avventurosa: Approfondire la storia degli ex voto presenti nel santuario potrebbe rivelare storie affascinanti e toccanti di fede e devozione popolare.

Il Jus Patronato: Una Tradizione Familiare Secolare

Dal 1594 al 1818, la giurisdizione del santuario era sotto il Vescovo della Diocesi di Isola Capo Rizzuto. Lo *Jus patronato*, ovvero il diritto di patronato sul santuario, è stato a lungo detenuto dalla famiglia Onofrio, che adibì la cappella del Duomo a sepolcro di famiglia. Successivamente, lo *Jus patronato* passò con atto pubblico dal Sig. Castellini Luigi al Sig. Militi Angelo, il quale fece restaurare la chiesetta in località Capo Rizzuto. La baronessa Emilia Barracco in Carraffa contribuì alle spese del restauro, arricchendo la chiesetta con arredi sacri e un prezioso altare in marmo.

La figura di *San Marco*, patrono di Capo Rizzuto, è strettamente legata alla storia e alla spiritualità del luogo. Sebbene non direttamente collegato al Santuario della Madonna Greca, la sua presenza permea la cultura e la fede della comunità, invitando i visitatori a scoprire le tradizioni e le celebrazioni dedicate a questo importante santo.


88841 Capo Rizzuto KR, Italy


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