Madonna Greca (Duomo)

ristrutturazioni e rifacimentiDescrizione: L’effige della Madonna Greca, dal manto violaceo, è dipinta su tela fatta aderire su due tavole lignee legate da due listelli trasversali in legno. Dimensioni 0,80 x 0,50. Un Fondo dorato circoscrive l’immagine della Madonna in atteggiamento materno verso il Bambino, dalla veste grigia e manto rosso, tenuto in braccio. Lati superiori ornati da due busti di angeli alati e da due sigle IC e XC. Entrata in uso: nell’anno 1594 Immagine: Icona
Note sulla raccolta: L’Icona nel 1943 fu derubata di una corona di 12 stelle e di una catena in oro con brillanti opera del 1700. Il popolo compensò, nel 1968, a tale reato con offerte spontanee in oro e denaro. Tutto il materiale aureo raccolto venne fuso dal maestro d’arte Carmine Rocca il quale realizzò una corona di 12 stelle tempestata di pietre preziose. Furono anche poste sulle teste della Vergine e del Bambino 2 diademi in oro e zaffiri, smeraldi, perle e brillanti. Tipologia degli ex voto: Oggetti di oreficeria Conservazione attuale: sagrestia

Notizie certe sull’esistenza della Cappella e del Beneficio sotto il titolo di S. Maria ad Nives, detta della Icona Greca si hanno dal 1594. La tradizione vuole che il santuario sia stato edificato su una preesistente edicola costruita nel luogo in cui la Vergine apparve ad un pastore. 1594 – Prime notizie riguardanti l’esistenza del quadro fornite da Mons. Caracciolo il quale menziona un Beneficio di S. Maria della Neve, detta Cona Greca, venerata dentro una cappella del Duomo. 1818 – Passaggio dalla Diocesi di Isola alla Diocesi di Crotone. 1902 – Restauro dell’effige della Madonna Greca voluto da Luigi Gullo, procuratore della cappella. 1953 – L’ icona fu derubata di una corona di 12 stelle e di una catena d’oro con brillanti opera del 1700. 1968 – Raccolta di oggetti aurei per la fusione e la costruzione di una nuova corona aurea realizzata dal maestro d’arte Carmine Rana. 1980 – Restauro della sacra effige. 1986 – Nuova incoronazione. Dal 1594 al 1818 Giurisdizione del Vescovo della Diocesi di Isola Capo Rizzuto. Jus patronato è detenuto dalla famiglia Onofrio che adibisce la cappella santuario del Duomo a sepolcro di famiglia. Jus patronato passa con atto pubblico, stipulato alla presenza del Sindaco Sig. Attanasio Nicola, dal Sig. Castellini Luigi al Sig. Militi Angelo. Quest’ultimo nello stesso anno fa restaurare la chiesetta in loc. Capo Rizzuto, alle spese diede patrocinio la baronessa Emilia Barracco in Carraffa, la quale arricchì la chiesetta di arredi sacri e di un prezioso altare in marmo.

88841 Capo Rizzuto KR, Italy


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