Madonna di Meleto

La chiesa fu in questo periodo ampliata ed abbellita; le modificazioni della struttura riguardarono principalmente l’interno (ad una navata in cui fu costruito il presbiterio) e l’esterno con il trasferimento della porta d’ingresso da un lato all’altro dell’edificio per evitare promiscuità tra l’edificio sacro e la casa padronale, cui la costruzione del presbiterio, l’aveva resa attigua. I restauri del XVIII secolo, viste le esigenze del culto e dell’accoglienza dei pellegrini, videro poi l’allargamento dell’oratorio con la costruzione di due navate laterali e di un loggiato rettangolare (andato distrutto durante il terremoto del 1919), che occupava l’area dell’attuale sagrato. Al 1783 risale la prima indicazione del campanile.Descrizione: Tavoletta in terracotta policroma raffigurante la Vergine, coronata, che tiene in braccio il Bambino teneramente abbracciato a Lei, con due angeli (sec. XVII). Entrata in uso: tra l’anno 1625 e l’anno 1650 Immagine: Dipinto
Ubicazione originaria del Santuario: Si trovavano originariamente appesi sulle pareti intorno all’immagine della Madonna. Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Oggetti di oreficeria Conservazione attuale: Sono stati rubati o dispersi.

Il santuario, particolarmente frequentato dai fedeli fino al 1960, vede attualmente un afflusso irregolare ed un modesto culto; il furto della tavola della Madonna nel 1972 e circa venti anni di restauri, dall’inizio degli anni ’80, hanno ridotto notevolmente l’area e la rilevanza della devozione. Secondo la leggenda la fabbrica dell’oratorio della Madonna di Meleto, fu avviata da alcuni fedeli devoti, sul luogo del pomario in cui fu miracolosamente rinvenuta un’Immagine della Madonna appesa ad un melo, scomparendo – si dice – dalla chiesa parrocchiale in cui era esposta. Scheda compilata da Ajello Anna. In un inventario dell’oratorio di Meleto, si dice che nel 1687 era stata concessa un’indulgenza a chi avesse visitato l’oratorio nel giorno dell’Assunta: Si fa la festa in detto oratorio la Domenica infra l’Ottava dell’Assunta di M. V. et in tal giorno vi è l’indulgenza plenaria con la speditione di Roma, et in tal giorno si chiama maggior numero di preti che sia possibile, e non ci sono altri obblighi in dicta chiesa. Il patronato fu parrocchiale sin dalla fondazione, nonostante il contenzioso sorto tra il 1677 ed il 1689, tra la famiglia Bernardi che rivendicava la proprietà dell’Immagine della Madonna e la famiglia Giannelli che aveva concesso il terreno su cui venne edificato l’oratorio. Nel 1870 l’oratorio venne requisito con tutti i suoi beni dal demanio, ma nel 1879 i parrocchiani lo riacquistarono dall’Intendenza di Finanza.

50039 Villore FI, Italy


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