Sacello imitante la Santa Casa di Loreto.Descrizione: Madonna nera col Bambino in braccio tenuto alla sua sinistra, incoronata e vestita: opera probabilmente realizzata nel XVII secolo. Immagine: Statua
Ubicazione originaria del Santuario: Nel sacello Note sulla raccolta: Gli ex voto superstiti sono dell’Otto-Novecento. Tipologia degli ex voto: Tavolette dipinte Conservazione attuale: Alcuni ex voto sono stati disposti sulle lesene all’interno dell’edificio Rinvio a pubblicazioni o descrizioni a stampa: Poggetto ricorda che in passato nel santuario si trovavano numerosi ex voto: Poggetto, La cappella e l’abbadia, 1989.
Non esiste una vera e propria leggenda di fondazione, in quanto la fondazione del santuario non ha avuto origine da un evento miracoloso, bensì da una scelta deliberata dei Gesuiti di importare il culto della Madonna di Loreto.
Due epigrafi ricordano la fondazione, una all’esterno, generica, l’altra all’interno ricorda la posa della prima pietra da parte di Margherita di Savoia duchessa d’Este, figlia di Carlo Emanuele I.
Fondato nel 1618 per iniziativa dei Gesuiti presenti a Lanzo con una missione, forse in occasione di grandi calamità naturali, in particolare di epidemie che toccarono le valli di Lanzo negli anni precedenti, e nella ricorrenza del 150° anniversario della fondazione del santuario della Santa Casa di Loreto. Margherita di Savoia finanziò l’impresa e offrì la statua della Madonna. Nel 1630 i Gesuiti abbandonarono la residenza al Borgo di Lanzo e si insediarono presso la chiesa, fino al 1633. Fino al 1695 la chiesa e il terreno rimangono di proprietà dei Gesuiti; intanto, la parrocchia di Lanzo ne rivendica la proprietà. Nel 1652 una bolla di Innocenzo X sopprime i conventini e fra questi la missione lanzese dei Gesuiti, che devono rinunciare alla gestione diretta della chiesa, officiata da un eremita. Il parroco di Lanzo Giuseppe Carroccio avvia negli anni ’80 il piano di appropriazione della chiesa, sfociato in un processo legale durato fino al 13 marzo 1695, quando la chiesa passò al parroco e i terreni e la casa rimasero proprietà dei Gesuiti. In seguito fu la compagnia di San Giuseppe ad amministrare il santuario. Ai primi dell’800 era rettore don Luigi Guala, che teneva corsi estivi di esercizi spirituali al santuario di Sant’Ignazio. L’8 settembre 1863 la gestione passa a una abbadia di Loreto, fondata soprattutto per organizzare le festività laiche e costituita da 28 cittadini lanzesi. Il 5 settembre 1954 la città di Lanzo firma un atto di consacrazione alla Madonna di Loreto.
Papa Innocenzo XI concede l’indulgenza plenaria per il giorno 8 settembre nel 1684. / Pio VII concede l’indulgenza plenaria per la festa dell’8 settembre (primi anni del secolo XIX).
Desunta in via di ipotesi, mancando documentazione al riguardo.
Dopo il 1653 la cura spirituale del santuario fu affidata a un eremita. Nel 1695 la proprietà della chiesa passa al parroco di Lanzo e la cura spirituale viene affidata alla parrocchia.
Forse di patronato della duchessa Margherita di Savoia estintosi con l’abbandono del feudo di Lanzo da parte degli Estensi ai primi del ‘700.
10074 Lanzo Torinese, Metropolitan City of Turin, Italy
Madonna di Loreto
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