Santuario Madonna dell’Uva Secca: Fede, Arte e Storia nel Cuore del Veronese
Immerso nel suggestivo paesaggio del Veronese, il Santuario Madonna dell’Uva Secca rappresenta un luogo di profonda spiritualità, intriso di storia e arte. Questo piccolo gioiello, custode di antiche tradizioni devozionali, invita i visitatori a un’esperienza di fede e scoperta.
Un Edificio Ricco di Storia e Devozione
Il Santuario si presenta con una semplice ma elegante struttura a navata unica, sormontata da un tetto a capriate. All’interno, due altari laterali arricchiscono l’ambiente sacro. Un elemento di particolare rilievo è la presenza dello stemma della famiglia Malaspina sulla cantoria di legno intagliato, situata sopra il portone d’ingresso. Questo dettaglio suggerisce un possibile coinvolgimento della nobile casata nell’edificazione o nell’arredamento della chiesa. Un’ulteriore testimonianza è l’iscrizione “MADDALENA MALASPINA” su un lato della base quadrata dell’acquasantiera in marmo rosso di Verona, un’opera monumentale che cattura lo sguardo.
L’Affresco della Dormitio Virginis: Un Tesoro Artistico
Il cuore del Santuario è senza dubbio l’affresco raffigurante la “Dormitio Virginis”, attribuito ai discepoli di Altichiero da Zevio (seconda metà del ‘300). Originariamente parte di un trittico, questo dipinto di rara bellezza rappresenta la Vergine Maria nel momento del suo trapasso. Nel 1611, durante la costruzione della nuova chiesa, l’affresco fu staccato e ricollocato, preservandone così il valore artistico e spirituale. Ammirare quest’opera significa compiere un viaggio nel tempo, immergendosi nell’arte e nella devozione del Trecento veronese.
Radici Storiche e Trasformazioni nel Tempo
Le origini del Santuario risalgono a un periodo compreso tra il 1350 e il 1400. Un documento del Comune di Verona del 1178 cita “viam Sanctae Mariae ad vithesiceum”, suggerendo l’esistenza di un luogo di culto dedicato alla Vergine in questa zona già in epoca medievale. Notizie più dettagliate provengono dalla visita pastorale del vescovo Giberti nel 1526, quando la chiesa godeva di una rendita di 60 ducati. Tuttavia, la visita del 1533 documenta un periodo di degrado, che portò alla ricostruzione dell’edificio nel 1611.
Nel corso del XIX secolo, il Santuario subì le conseguenze delle disposizioni napoleoniche, con la chiusura della chiesa e la soppressione della Società della Madonna della Via Secca nel 1806. Fortunatamente, l’anno successivo il Santuario fu riaperto al culto e la confraternita riprese le sue attività. Dopo un periodo di chiusura nel 1973, un Comitato dedicato si impegnò nel restauro dell’immobile, completato nel 1993, restituendo al Santuario il suo antico splendore.
Indulgenze e Feste Mariane: Un’Esperienza Spirituale Profonda
Il Santuario Madonna dell’Uva Secca è legato a importanti indulgenze, testimonianza della sua rilevanza spirituale. Un breve pontificio del 7 giugno 1709 concesse l’indulgenza plenaria nella festa solenne dell’Assunzione. Successivamente, papa Pio IX nel 1861 concesse un’indulgenza dall’alba al tramonto nelle principali feste mariane: Immacolata, Natività, Annunciazione e Assunzione. Partecipare alle celebrazioni in queste occasioni significa vivere un’esperienza di fede intensa e profonda.
Un Tesoro Nascosto da Scoprire: Spunti per una Visita Avventurosa
Oltre alla sua valenza religiosa, il Santuario Madonna dell’Uva Secca offre spunti per una visita all’insegna della scoperta e dell’avventura. Ecco alcuni suggerimenti:
- Ricerca di simboli e stemmi: Esplora l’interno del Santuario alla ricerca di simboli religiosi e araldici, come lo stemma della famiglia Malaspina. Cerca di interpretarne il significato e di ricostruire la storia delle famiglie legate al Santuario.
- Indagine sugli ex voto: Anche se la collezione originale è andata dispersa, cerca tracce degli antichi ex voto, come tavolette dipinte o lamine con iscrizioni. Immagina le storie di fede e devozione che si celano dietro questi oggetti.
- Percorso naturalistico: Approfitta della posizione del Santuario per esplorare i dintorni attraverso sentieri naturalistici. Ammira il paesaggio collinare del Veronese e scopri le tradizioni agricole locali, legate alla coltivazione dell’uva.
- Visita ai borghi vicini: Esplora i borghi medievali nei dintorni del Santuario, ricchi di storia e arte. Scopri le tradizioni enogastronomiche della zona e assapora i vini e i prodotti tipici del Veronese.
Santi e Figure di Riferimento: Esempi di Fede e Devozione
Anche se non direttamente collegati alla fondazione, la spiritualità del Santuario si ispira a figure di santi che hanno segnato la storia della Chiesa. Possiamo ricordare:
- Sant’Antonio da Padova: Frate francescano, noto per la sua predicazione e i miracoli, spesso invocato per ritrovare oggetti smarriti e considerato patrono dei poveri.
- San Francesco d’Assisi: Fondatore dell’ordine francescano, esempio di povertà, umiltà e amore per il creato. La sua spiritualità è un invito alla semplicità e alla fraternità.
- Santa Maria Maddalena: Discepola di Gesù, testimone della sua resurrezione e simbolo di redenzione e pentimento.
La loro vita e il loro esempio possono ispirare i visitatori del Santuario a una riflessione personale e a un cammino di fede più autentico.
37064 Povegliano Veronese VR, Italy