Madonna delle Grazie

Agli inizi del XVIII secolo la chiesa viene ricostruita e ingrandita per volere del marchese Filippo Rangoni, su disegno di Silvestro Campiotti. Chiesa barocca. L’interno è a una navata, decorato da stucchi; la volta è decorata da affreschi del primo novecento. 1976 viene eretto il campanile.Descrizione: Riproduzione su carta, da matrice in legno, della Madonna di Monserrato. La riproduzione sembra risalire alla fine del XVI secolo. Opera di autore ignoto probabilmente un artigiano di origine tedesca. Ai margini compaiono fori di ago dovuti agli ex voto attaccati all’immagine quando si trovava appesa alla pianta. L’immagine riproduce la Madonna seduta su una roccia con in braccio il Bambino che regge una sega con la quale sta tagliando un masso. Entrambi hanno sul capo una corona di oro sbalzato. Sullo sfondo si trovano chiese e monasteri con relative didascalie. L’immagine era originariamente appesa ad un tronco di rovere nel fondo di tal Diamante Carandini, nella via del Disperato, detta anche via del Miserabile; oggi è custodita in una ancona di scagliola policroma. Nel 1623, forse il 15 aprile, il parroco di Stuffione, don Vincenzo Muzzarelli, trasferì l’immagine all’interno della chiesa parrocchiale, ma in seguito ad un un evento miracoloso (vedi scheda leggenda di fondazione) si decise la costruzione del santuario. Entrata in uso: tra l’anno 1550 e l’anno 1623 Immagine: Dipinto
Tipologia degli ex voto: Tavolette dipinte, Oggetti di oreficeria Conservazione attuale: sul lato sinistro della cappella dell’altare maggiore.
Degni, Scelta d’ alcune delle principali grazie fatte dalla B.V. di Monserrato, posta nella Chiesa Parrocchiale di Stuffione, Modena 1680.
Il 15 aprile 1623 l’immagine della Madonna di Monserrato viene trasferita all’interno dalla chiesa parrocchiale dedicata a San Pietro in Vincoli, risalente al 1509, fatta costruire per volontà del conte Guido Rangoni. Il 6 maggio il conte chiese ed ottenne dal cardinale Giuliano Cesarini il titolo di parrocchiale per la chiesa e la dotazione di 2 benefici dall’abbazia di Nonantola: uno in San Bartolomeo di Calanco a Stuffione e l’altro di San Claudio a Nonantola. A seguito del trasferimento dell’immagine la chiesa ottenne agli inizi del XVIII secolo, il titolo di santuario di Maria Santissima delle Grazie. La proclamazione a santuario risale al novembre 1969. Il decreto di riconoscimento dell’avvenuta elevazione a santuario risale al 1993. L’immagine della Madonna di Monserrato, che sembra risalire alla fine del XVI secolo, era originariamente appesa ad un tronco di rovere nel fondo di tal Diamante Carandini, nella via del Disperato, detta anche via del Miserabile. Nel 1623 il parroco di Stuffione, don Vincenzo Muzzarelli, trasferì l’immagine all’interno della chiesa parrocchiale, ma in seguito ad un un evento miracoloso si decise la costruzione del santuario. Secondo la tradizione, infatti, quando l’immagine venne tolta dalla rovere su cui si trovava appesa, per essere trasferita nella chiesa parrocchiale, le formiche che avevano costruito il formicaio sulla pianta, seguirono il percorso compiuto nel trasferimento in 7 file, fino all’altare su cui venne collocata l’immagine. Intanto l’albero, fino ad allora rinsecchito, continuò a germogliare per un po’ di anni, accrescendo la devozione attorno alla sacra immagine. Nel momento in cui l’immagine viene trasferita all’interno della chiesa parrocchiale, la rovere su cui era stata appesa fino ad allora viene abbattuta e al suo posto viene eretto un pilastrino con una nicchia ed una croce sopra. Da quel momento il fondo cominciò ad essere indicato con la denominazione Fondo Colonna. Nel 1889 il pilastrino venne abbattuto e al suo posto venne eretto un piccolo oratorio per volontà di Giovanni Pedretti. La leggenda della fondazione del santuario è legata al Miracolo delle formiche (1623). Secondo la tradizione, quando l’immagine venne tolta dalla rovere su cui si trovava appesa, per essere trasferita nella chiesa parrocchiale, le formiche che avevano costruito il formicaio sulla pianta, seguirono il percorso compiuto nel trasferimento in 7 file, fino all’altare su cui venne collocata l’immagine. Intanto l’albero, fino ad allora rinsecchito, continuò a germogliare per un po’ di anni, accrescendo la devozione attorno alla sacra immagine. BIBLIOGRAFIA – I seguenti testi, già inseriti nel repertorio bibliografico in collegamento a santuari della diocesi di Modena, presentano riferimenti e bibliografia utili per la ricerca in corso: LIBRO – BALDELLI FRANCA, Gli archivi parrocchiali della provincia di Modena, 1994. (Il lavoro prende in esame tutte le parrocchie della diocesi Modena-Nonantola ricostruendone brevemente la storia e il patrimonio documentario. In particolare: Santuario della Madonna delle Grazie: p. 152) – LIBRO – SILINGARDI GIANCARLO, Santuari Mariani Modenesi, Modena 1979 (Santuario della Madonna delle Grazie: pp. 73-87) – LIBRO – MONTANARI GIANCARLO, Itinerari mariani, Modena 1991, (L’ autore prende in esame alcuni fra i principali oratori e santuari dedicati alla Vergine della diocesi di Modena-Nonantola fornendo notizie sulla storia, l’ arte, la devozione: Santuario della Madonna delle Grazie: I, 128-135) – ARTICOLO IN MISCELLANEA – PEZZOLI S., Repertorio generale dei santuari in Emilia Romagna, in Arte e santuari in Emilia Romagna, Cinisello Balsamo 1987 (Diocesi di Modena: Santuario della Madonna delle Grazie: p. 203) – LIBRO – LONGAGNANI, MANICARDI, SCHIFANI CORFINI , Le Case le Pietre le Storie. Itinerari nei comuni della provincia di Modena, Modena 1980 (Breve descrizione del contenuto: è una guida, a cura della Provincia di Modena, che prende in rassegna tutti i luoghi da visitare nei singoli comuni. All’ inizio sono proposti anche alcuni itinerari tematici, uno dei quali è proprio dedicato ai santuari. Santuario della Madonna delle Grazie: p. 55 e 282) – LIBRO – GARUTI, GOLINELLI, Modena. Le chiese della provincia. Storia e immagini. La Bassa., Modena 1993 (Santuario della Madonna delle Grazie: pp. 64-68). Il conte Guido Rangoni prima, poi la famiglia Bentivoglio ebbero diritto di giuspatronato e di presentazione del parroco fino all’anno 1880, quando passò al Comune.

41017 Stuffione MO, Italy


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