Madonna della Salute di Puianello

Santuario eretto tra il 1716 e il 1721 per volere della contessa Teresa Rangoni Naldi, nipote del conte Ugo e moglie del conte Girolamo Naldi di Faenza. L’edificio è a croce greca con paramenti murari in cotto, sormontato da una cupola cilindrica ricoperta di tegole; due campanili uguali ai lati, tre altari Nel 1908 nella stanza sopra la sagrestia venne aperta una scuola. Tra il 1911 e il 1934 l’edificio venne più volte restaurato.Descrizione: Olio su tela raffigurante la Madonna della Salute con Bambino, opera attribuita a Giacomo Cavedoni, pittore sassolese del XVII secolo. La Vergine appare in manto azzurro, mentre osserva il Bambino che, seduto sulle sue ginocchia, con gesto affettuoso le afferra il pollice. Sul capo di entrambi sono collocate le corone di argento. In alto campeggia la scritta Salus nostra in manu tua. La cornice è in legno intagliato e dorato. Nel 1721, il 7 settembre, venne compiuto il trasferimento dell’immagine dall’oratorio alla chiesa parrocchiale di s.Antonino, nel Castello di Levizzano, per poi ritornare con processione a Puianello. Entrata in uso: tra l’anno 1600 e l’anno 1665 Immagine: Dipinto
Tipologia degli ex voto: Tavolette dipinte, Oggetti di oreficeria

Nel 1721, il 7 settembre, venne compiuto il trasferimento dell’immagine dall’oratorio alla chiesa parrocchiale di s.Antonino, nel Castello di Levizzano, per poi ritornare con processione a Puianello. Nel 1740 l’oratorio assume il titolo di sussidio di cura della parrocchia di Levizzano, grazie all’iniziativa della contessa Teresa Rangoni Naldi che inviò al vescovo di Modena, mons. Stefano Fogliani, un memoriale firmato da cinque sacerdoti e venti capifamiglia, sull’importanza religiosa del santuario, di fronte al dilagare dell’inosservanza delle regole religiose. Nel 1745 diventa filiale dell’arcibasilica di San Giovanni in Laterano. Il santuario era stato abbandonato agli inizi del secolo XIX a seguito delle ripetute incursioni belliche. Il decreto di riconoscimento dell’avvenuta elevazione a santuario risale al 1993. Nel 1753 disputa tra il protonotario del santuario don Cesare Vandelli e il prevosto di Levizzano don Girolamo Vandelli sui diritti della parrocchia sull’oratorio. Tra questi diritti, rivendicazione del diritto del prevosto di Levizzano di celebrare le sacre funzioni nel santuario da considerarsi, in occasione delle festività speciali, niente più che un sussidio di cura della parrocchiale. Dal dopoguerra il santuario è diventato centro di animazione religiosa particolarmente significativo sul territorio. Solo a titolo esemplificativo si ricordano: mostre di pittura contemporanea, concorsi di poesia dialettale, Messa dell’Artista, pratica dell’Ora di guardia, marce penitenziali, raccolte di offerte destinate al Villaggio Ghirlandina centro missionario del Centrafrica. La data indicata per l’entrata in vigore della prima parrocchia è quella relativa al documento più antico conservato. BIBLIOGRAFIA – I seguenti testi, già inseriti nel repertorio bibliografico in collegamento a santuari della diocesi di Modena, presentano riferimenti e bibliografia utili per la ricerca in corso: LIBRO – BALDELLI FRANCA, Gli archivi parrocchiali della provincia di Modena, 1994. (Il lavoro prende in esame tutte le parrocchie della diocesi Modena-Nonantola ricostruendone brevemente la storia e il patrimonio documentario. In particolare: Santuario della Madonna della Salute di Puianello: p. 156) – LIBRO – SILINGARDI GIANCARLO, Santuari Mariani Modenesi, Modena 1979 (Santuario della Madonna della Salute di Puianello: pp. 131-148) – LIBRO – MONTANARI GIANCARLO, Itinerari mariani, Modena 1991, (L’ autore prende in esame alcuni fra i principali oratori e santuari dedicati alla Vergine della diocesi di Modena-Nonantola fornendo notizie sulla storia, l’ arte, la devozione: Santuario della Madonna della Salute di Puianello: I, 96-103) – ARTICOLO IN MISCELLANEA – PEZZOLI S., Repertorio generale dei santuari in Emilia Romagna, in Arte e santuari in Emilia Romagna, Cinisello Balsamo 1987 (Diocesi di Modena: Santuario della Madonna della Salute di Puianello: p. 199) – LIBRO – / – L’ Emilia Romagna paese per paese, Firenze 1987-1989, voll. VI (Breve descrizione del contenuto; è una pubblicazione che, procedendo in ordine alfabetico, descrive dal punto di vista geografico, economico, istituzionale, storico e artistico i comuni emiliano romagnoli. Parlando del patrimonio artistico e delle tradizioni legate ad ogni singolo paese si sofferma anche sui luoghi di culto. Diocesi di Modena: Santuario della Madonna della Salute di Puianello: II, 29) – LIBRO – LONGAGNANI, MANICARDI, SCHIFANI CORFINI , Le Case le Pietre le Storie. Itinerari nei comuni della provincia di Modena, Modena 1980 (Breve descrizione del contenuto: è una guida, a cura della Provincia di Modena, che prende in rassegna tutti i luoghi da visitare nei singoli comuni. All’ inizio sono proposti anche alcuni itinerari tematici, uno dei quali è proprio dedicato ai santuari. Santuario della Madonna della Salute di Puianello: p. 54 e 114-115). Dal 1745, diventando filiale dell’arcibasilica di S.Giovanni in Laterano, ebbe a godere delle medesime indulgenze di cui fruiva la chiesa matrice, in occasione di festività particolari. Nel 1753 nasce una disputa tra il protonotario del santuario don Cesare Vandelli e il prevosto di Levizzano don Girolamo Vandelli circa i diritti della parrocchia sull’oratorio. Tra questi diritti, vi era la rivendicazione del diritto del prevosto di Levizzano di celebrare le sacre funzioni nel santuario, da considerarsi in occasione delle festività speciali, niente più che un sussidio di cura della parrocchiale. Dal 1947 la cura spirituale del santuario viene affidata ai Padri Cappuccini. Nel 1911 rettore del santuario è don Luigi Bruni, quindi il santuario è dipendente dalla parrocchia. Questo passaggio di proprietà alla prebenda della parrocchia fu facilitato dal fatto che la sorella di Alessandro Coppi aveva sposato il fratello del prevosto di Levizzano don Gaetano Nava. a seguito di vendita Luigi Reggianini cedette il santuario ad Alessandro Coppi. Giulio Reggianini fu un patriota che partecipò ai moti del 1831. Nel 1880 il patronato rimane alla famiglia Reggianini, nella figura di Luigi Reggianini. Nel 1721 Teresa Rangoni dona un beneficio (1000 biolche di terreno).

42020 Puianello RE, Italy


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