Chiesa a navata unica, tetto a capannaDescrizione: La decorazione pittorica dell’edicola contenuta nel santuario ha come fulcro l’immagine dipinta sulla parete di fondo. Qui compaiono la Madonna col bambino seduti su un sedile senza spalliera. La Vergine i posa frontale, tiene il figlio poggiato sul ginocchio destro. Gesù ha la mano sinistra sollevata per benedire. Ai lati di questi personaggi sono dipinti due piccoli angeli che si librano in volo nell’intradosso della struttura sono rappresentati, a sinistra, san Cristoforo, a destra, sant’Antonio abate e, in alto, l’agnello mistico. L’esame ravvicinato dell’opera rivela l’esistenza di elementi non omogenei. I visi di san Cristoforo, sant’Antonio abate e dei due angeli sono stati eseguiti con impasto piuttosto denso e corposo. La teste di Gesù e della Vergine sono realizzate in modo assai diverso: risultano piatte e schematiche. Da ciò si ricava che le immagini risalgano a due distinti diversi. Il volto di Maria di una fissità iconica, incorniciato da un velo con ricami arcaizzanti, e quello del figlio sembrano riferibili al XVI secolo, gli altri personaggi e le restanti parti del gruppo divino palesano caratteri più tardi. Da quanto può vedersi l’esecuzione di questa seconda campagna di restauro e aggiornamento è situabile nella prima metà del XVI secolo e più precisamente al 1530 quando la chiesina che doveva inglobare l’edicola era in costruzione(G: Comez- f. Orsini, pp. 250-253). L’ignoto pittore che ne fu responsabile sembra riflettere, i modi dei pittori perugini più famosi di quell’epoca: Ginnicola di Paolo, Bitte Caporali e Pompeo Cocci. (il presente testo è stato interamente ripreso dal saggio di Corrado Fratini in AA, VV., Arte in Umbria. Collazzone. Catalogo della opere d’arte. A cura di Caterina Bon Valvassina e Corrado Fratini, Ediart, p. 85) L’immagine fu inserita nella chiesa per intercessione del vicario del vescovo di Todi, cardinale Paolo Emilio Cesi. Entrata in uso: tra l’anno 1100 e l’anno 1524 Immagine: Dipinto
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile Conservazione attuale: La raccolta è andata dispersa
La costruzione dell’attuale chiesa, com’è testimoniato da un lascito testamentario per la fabbrica della chiesa, è del 1524, in seguito a una serie di miracoli che l’immagine della Madonna dipinta in un edicola aveva iniziato a fare, ma molto probabilmente esisteva già da secoli in quel luogo un culto mariano, perché la leggenda di fondazione di questo santuario parla di un primo miracolo della Vergine legato all’assedio del Castello di Gaglietole, da parte di Federico Barbarossa nel XII secolo e della immediata costruzione del santuario in onore di Maria. Purtroppo per ora mancano ulteriori fonti sulle vicende storiche di questa chiesa. Non si conosce in che data avvenne la fine del ciclo di vita del santuario, attualmente l’edificio è adibito a cappella del cimitero.
Barbarossa assediò Gaglietole. I castellani resistettero sino a quando l’imperatore fece puntare i cannoni (possibilità del leggendario) sul paese. I castellani resistettero, ma stremati dal lungo assedio, pregarono la Madonna e apparve una nebbia fitta e scura che impedì alle truppe di continuare la battaglia. Così l’imperatore fu costretto a ritirarsi e i castellani eressero un santuario in onore della vergine. (Cfr. Fiorella Giacalone Le leggende di fondazione dei santuari mariani in Umbria, In Atti della Facoltà di Scienze Politiche a.a. 1983- 1984, 20; Quaderni dell’Istituto di Studi Sociali, 7 ; Studi e ricerche di antropologia culturale e di sociologia; Perugia 1985, pp. 70-71).
06050 Gaglietole, Province of Perugia, Italy
Madonna della Pugliola
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