Santuario Madonna del Sauro: Un Viaggio tra Fede, Storia e Natura
Immerso nel cuore della Basilicata, il Santuario della Madonna del Sauro è un luogo di profonda spiritualità, ricco di storia e leggende. Questo santuario, meta di pellegrinaggi secolari, offre un’esperienza unica, combinando la devozione mariana con la scoperta di un territorio affascinante.
La Storia del Santuario: Radici Antiche e Rinascite
Le origini del Santuario si perdono nella notte dei tempi. Documenti dell’XI secolo menzionano una chiesa esistente tra Gorgoglione e la valle del Sauro, suggerendo un’origine ancora più antica. Sebbene non vi siano certezze documentali definitive sull’origine medievale del santuario, la datazione della venerata scultura mariana al XIV secolo avvalora questa ipotesi.
L’attuale edificio, a navata unica, è il risultato di una ricostruzione avvenuta nel 1902, dopo la devastazione causata dal sisma del dicembre 1857. Il santuario si presenta oggi con una navata unica, un corpo laterale, un campanile ben visibile e una serie di contrafforti che ne sostengono la struttura.
La Statua Lignea: un Tesoro di Fede e Arte
Il cuore del santuario è la statua lignea policroma del XIV secolo, raffigurante la Vergine in trono con il Bambino sulle ginocchia. La scultura, di iconografia arcaica e bizantineggiante, mostra la Vergine con lunghe tuniche, in una posa frontale e statica. Il Bambino, seduto sulle ginocchia della Madre, alza la mano destra in segno di benedizione. I braccioli del trono sono decorati con due sfere, aggiungendo un dettaglio di pregio all’opera.
La Leggenda dell’Apparizione: Un Miracolo tra i Campi
La fondazione del santuario è avvolta da una leggenda suggestiva, tramandata in un manoscritto conservato nell’archivio diocesano di Tricarico. Si narra che, in epoca medievale, alcuni contadini avrebbero assistito all’apparizione della Vergine su un carro trainato da buoi con ruote di pietra. Queste ruote, considerate sacre reliquie, sarebbero state conservate per lungo tempo di fronte alla cappella, a memoria dell’evento miracoloso.
Secondo diverse versioni della leggenda, l’apparizione portò il signore del castello di Guardia a edificare il santuario a proprie spese, commissionando la scultura lignea che riproduceva l’immagine della Vergine apparsa. In un’altra variante, si racconta che fu il popolo stesso a costruire il santuario, spinto dalla fede e dalla gratitudine per il miracolo ricevuto.
Santi e Devozione: Un Legame Spirituale Profondo
Il santuario, fin dalle sue origini, è stato un luogo di profonda devozione mariana. La cura spirituale del santuario era affidata alla chiesa di San Nicola di Bari, un santo molto venerato in Basilicata. La presenza di San Nicola sottolinea l’importanza del santuario come centro di fede e di preghiera per la comunità locale.
Sebbene non siano specificati altri santi legati direttamente al santuario in questo testo, è importante ricordare che ogni santuario mariano è intrinsecamente legato alla figura di Maria, Madre di Gesù, e quindi partecipe della santità che deriva dalla sua unione con il Divino.
Avventura e Scoperta: Alla Ricerca delle Tracce del Passato
Oltre alla sua importanza religiosa, il Santuario della Madonna del Sauro offre anche spunti per un’esperienza di scoperta e avventura. I dintorni del santuario sono ricchi di sentieri naturalistici che invitano all’esplorazione, permettendo di immergersi nella bellezza incontaminata della valle del Sauro. Particolarmente interessanti sono:
- La ricerca delle antiche ruote di pietra: Secondo la leggenda, le ruote del carro divino erano conservate di fronte alla cappella. Anche se non più visibili, la ricerca di tracce o di testimonianze orali di questa reliquia può trasformarsi in un’entusiasmante caccia al tesoro.
- L’esplorazione dei dintorni: La valle del Sauro offre paesaggi mozzafiato e la possibilità di scoprire antichi borghi e tradizioni locali. Un’escursione nei dintorni può arricchire la visita al santuario, offrendo un’esperienza completa e coinvolgente.
- Le tracce del terremoto del 1857: I più curiosi possono provare a individuare i segni del terremoto che ha distrutto parte del santuario, confrontando le parti originarie con quelle ricostruite nel 1902.
Informazioni Utili per la Visita
Il santuario, dopo il 1727, divenne proprietà della chiesa parrocchiale di Guardia Perticara. Nella visita pastorale del 1727, il vescovo di Tricarico, Mons. Nicola Carafa, lo definì beneficio di libera collazione, con un procuratore nominato dall’abate per la cura materiale del luogo. Oggi, il santuario continua ad essere un importante punto di riferimento per la comunità locale e un luogo di accoglienza per i pellegrini.
Oggi il santuario non raccoglie ex voto, ma è un prezioso scrigno di fede e storia.
Contrada Saulo, 85012 Corleto Perticara PZ, Italy
>