Madonna del Romitorio

Si tratta di una chiesa a pianta rettangolare , coperta a capanna e con un piccolo campanile a vela. La facciata è preceduta da un minuscolo porticato e presenta tre ingressi abbastanza ampi, quelli laterali sono ad arco ribassato, quello centrale ad arco tondo delimitato da due ampie monofore ad arco tondo. Sul lato sinistro della chiesa si trovano locali destinati ad abitazione.
Ubicazione originaria del Santuario: Sulle pareti del santuario. Note sulla raccolta: L’oggetto più importante è una pianeta interamente ricamata in oro zecchino che attualmente viene indossata dal sacerdote celebrante che guida la prococessione dei fedeli di Buriano in occasione della festività del santuario, celebrata nella seconda domenica dopo la Pasqua. Quella pianeta fu donata dalla Granduchessa di Toscana Maria Antonietta per essere rimasta illesa dopo una caduta da cavallo che le era occorsa quando si trovava in stato di gravidanza. Tipologia degli ex voto: Oggetti vari Conservazione attuale: Per ragioni di sicurezza omettiamo la collocazione attuale.
La tradizione orale locale porta memoria di numerosi miracoli e grazie, soprattutto di tipo taumaturgico e di liberazione e protezione.
La chiesetta fu edificata nel 1597 dal beato Giovanni Niccolucci da Batignano (Giovanni da San Guglielmo O.E.S.A.), priore di Montecassino che aveva riportato alla vita il Monastero di San Guglielmo da Malavalle, in sostituzione di un edificio ben più antico, che era oramai ridotto ad un cumulo di macerie e che era stato fondato ai tempi di san Guglielmo da Malavalle (XII sec.). Giovanni da San Guglielmo volle edificare la chiesa in memoria di un’apparizione della Vergine, avvenuta nei boschi di Monte Pruno, di cui lui era stato testimone Guglielmo da Malavalle, fondatore dell’Ordine dei Guglielmiti. In loco, tuttavia, si onora anche la memoria di san Guglielmo (cfr. la scheda relativa all’Eremo di san Guglielmo da Malavalle). Secondo la tradizione agiografica la Madonna apparve a San Guglielmo di Malavalle nei boschi di Monte Pruno. In memoria di quell’apparizione mariana nel 1597 Giovanni Niccolucci da Batignano ricostruì la chiesetta. Il luogo è legato anche al culto di san Guglielmo da Malavalle (cfr. scheda sull’ Eremo di san Guglielmo di Malavalle). Questa scheda è stata compilata da Isabella Gagliardi. Il santuario è stato ed è officiato dal clero della Parrocchia di Buriano da quando il Monastero di San Guglielmo è stato abbandonato (seconda metà del Settecento). Nel 1758 i Conti Alberti si facevano carico dei lavori di restauro del piccolo santuario.

58043 Buriano, Province of Grosseto, Italy


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