Madonna del Miracolo

L’affresco quattrocentesco della La Madonna del Miracolo è collocata nella cappella destra dell’oratorio di San Dionigi. La sacra immagine è inserita in una preziosa cornice lignea; nella cappella si trova un altare in legno dorato degli anni 30 e del ‘900. L’oratorio di San Dionigi si presenta ad aula rettangolare, preceduta dal sagrato in passato con funzioni cimiteriali. Con copertura a volta, termina in una profonda abside semicircolare. Due le cappelle che si fronteggiano nel corpo, la destra di San Giuseppe e la sinistra con l’immagine della Vergine. La facciata è a capanna e sul lato sinistro svetta il campanile a pianta quadrata. Sul lato opposto è addossato il vano per la sacrestia.Descrizione: Affresco quattrocentesco della Madonna del Miracolo, noto anche come Madonna del Pilastro, di m. 1.63 x 1.12, raffigurante il Bambin Gesù benedicente e recante nella mano sinistra un libro. L’affresco, forse proveniente da un’edicola votiva, fu collocato nell’oratorio di San Dionigi nel 1611 e subì rifacimenti nel corso del ‘700. Parzialmente coperto, la collocazione attuale si deve all’intervento del 1933. Entrata in uso: nell’anno 1611 Immagine: Dipinto
Ubicazione originaria del Santuario: Attorno all’affresco oggetto di devozione, raffigurante la Madonna con il Bambino, detto del Pilastro, come testimonia la visita Brivio del 1611. Note sulla raccolta: Un gran cuore di metallo votivo ricordava i militari al fronte durante la seconda guerra mondiale e rinchiusi nei campi di concentramento. Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Oggetti vari
Duplice istruttoria, eseguita a Brescia e a Cremona, con comparizione delle parti e dei testimoni, comprovanti il miracolo ricevuto dal quindicenne bresciano Francesco Del Campo, il 17 agosto 1615. In particolare, gli atti dell’istruttoria tenutasi a Gussago il 2 ottobre 1615, con allegate le dichiarazioni dei medici, furono trasmessi con le conclusioni dell’altra indagine cremonese alla curia vescovile di Cremona, per ordine del presule Brivio. Dopo il vaglio di un consiglio di canonisti e teologi, ci fu l’emanazione del decreto vescovile in data 16 febbraio 1616 che dichiarava miracolosa e degna di culto la Vergine di Cassano.
Il santuario della Madonna del Miracolo fa parte dell’oratorio di San Dionigi quest’ultimo, segnalato a partire dal XIII secolo, fu visitato nel 1470 dal vescovo Bottigella e nel 1565 e 1570 dallo Sfondrati, che ne constatava lo stato di abbandono e la mancanza di officiatura. Un cospicuo intervento di ristrutturazione dell’edificio si ebbe a partire dal 1599, con l’ultimazione della cappella maggiore. La solenne benedizione dell’oratorio nel 1603 non interruppe i lavori documentati ancora nel 1607 e nel 1610. Nel 1611 vi fu trasferita l’immagine della Madonna detta del Pilastro. Adibito ad usi militari nel 1705, e ancora nel 1849, fu riaperto al culto e restaurato fra il 1821 e il 1825. Secondo la tradizione, fra i motivi che favorirono il sorgere dell’oratorio di San Dionigi di Cassano vi fu il miracolo avvenuto in occasione della traslazione delle reliquie di san Dionigi a Milano. 1580: il vescovo Sfondrati ordina di recingere con sbarre di legno il camposanto antistante l’oratorio. / 1610: data presente sulla facciata indicante il termine dei lavori. / 1786: con la soppressione della confraternita, viene venduta all’asta la casa con ortaglia nei pressi dell’oratorio. / 1825: erezione della congregazione delle Famiglie Cristiane della Buona Morte. Indulgenze particolari da lucrarsi nella festa della Santissima Trinità (legata all’omonima confraternità operante presso l’oratorio dal 1596 al 1798). Sottoposta a visita pastorale a partire del 1470 (visita Bottigella), la chiesa di San Dionigi in Cassano d’Adda, che compare nel registro del 1385 fra quelle che versavano un censo all’episcopato, è già segnalata agli inizi del Duecento come officiata da un sacerdote stabile. Nel 1786, con la soppressione della compagnia della Santissima Trinità, l’oratorio di San Dionigi è dichiarato chiesa sussidiaria della prepositura di Cassano: vi si celebra ogni giorno la messa e l’edificio sacro è dotato di un campanile, un organo, della cantoria, di un locale adibito a sacrestia e di un cimitero adiacente. Pur non potendosi registrare la presenza di un effettivo patronato, si segnala che il 13 maggio 1596 il prevosto Dugnani eresse la confraternita della Santissima Trinità, i cui cinquanta membri si occupavano della custodia, della cura dell’edificio e dello svolgersi delle celebrazioni liturgiche. Dalla visita Isimbarti (1674) si evince che i confratelli si radunavano in una camera adiacente al coro per la recita dell’officio della Madonna. In un edificio adiacente abitava il custode. La confraternita celebrava inoltre solennemente la festa del 17 agosto, sostenuta dal priore Ignazio Guaitani (doc. 1738); fu soppressa il 25 aprile 1786.

20062 Cassano d’Adda, Metropolitan City of Milan, Italy


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