Santuario Madonna del Bealetto: Fede, Storia e Arte nel Cuore delle Alpi Marittime
Immerso nello scenario suggestivo delle Alpi Marittime, il Santuario della Madonna del Bealetto rappresenta un luogo di profonda spiritualità, ricco di storia e testimonianze artistiche. Questo santuario, situato nei pressi di Entracque (CN), invita il visitatore non solo alla preghiera e alla riflessione, ma anche a un’esplorazione del patrimonio culturale e devozionale che custodisce da secoli.
Un Luogo di Devozione Secolare
Le origini del Santuario del Bealetto affondano le radici nel lontano XVI secolo. Il primo documento che ne attesta l’esistenza è un inventario datato 21 marzo 1596, nel quale si menziona un reddito di 12 frossi annui destinato alla celebrazione della Messa in occasione della festa della Natività della Madonna (8 settembre), con l’offerta di un pranzo al celebrante. Una tavola in legno, apposta alla finestrella devozionale, reca incisa la data del 1590, testimonianza tangibile della sua antica origine.
La Pietà: Simbolo di Speranza durante la Guerra
Un elemento di particolare significato all’interno del santuario è rappresentato dalla statua della Pietà. La sua storia è strettamente legata alle vicende della Seconda Guerra Mondiale. In quel periodo drammatico, le madri di Entracque si unirono nell’acquisto della statua, elevando preghiere alla Madonna per implorare la salvezza e il ritorno dei loro figli impegnati al fronte. La Pietà divenne così un simbolo di speranza e di fede incrollabile in tempi di grande sofferenza. La sua presenza continua ad essere fonte di conforto e di ispirazione per i fedeli.
L’Icona della Deposizione e i Santi Patroni
L’altare maggiore del santuario è dominato dall’icona della Deposizione, un’immagine particolarmente venerata che raffigura il momento in cui Gesù viene deposto dalla croce. Ai lati dell’icona, si ergono le statue dei santi martiri Pietro e Paolo. L’icona e le statue furono commissionate nel 1717, arricchendo il santuario di preziose opere d’arte sacra.
San Pietro e San Paolo, figure centrali del cristianesimo, sono qui venerati come simboli di fede incrollabile e di testimonianza del Vangelo. San Pietro, il pescatore di Galilea, divenne il primo Papa e guida della Chiesa, mentre San Paolo, l’apostolo delle genti, diffuse il messaggio cristiano in tutto il mondo conosciuto.
Tesori di Fede: Gli Ex Voto
Il Santuario del Bealetto custodisce una preziosa collezione di ex voto, testimonianze tangibili della gratitudine dei fedeli per le grazie ricevute. Il più antico ex voto risale al 1680, a testimonianza della lunga storia di devozione legata a questo luogo sacro. La maggior parte degli ex voto sono tavolette dipinte, raffiguranti scene di guarigioni miracolose, incidenti scampati e altri eventi in cui l’intervento divino è stato invocato e riconosciuto.
Interventi Architettonici nel Corso dei Secoli
La storia del Santuario del Bealetto è costellata da una serie di interventi architettonici che ne hanno modificato l’aspetto nel corso dei secoli. Nel 1717, contestualmente alla commissione dell’icona della Deposizione e delle statue dei santi Pietro e Paolo, furono realizzate le colonne tornite in noce rossa. Nel 1820, la chiesa fu innalzata e ampliata, con la costruzione della sacrestia attuale, del coro ligneo e della balaustra in marmo di Valdieri. Nel 1863 furono installate le attuali campane. Negli anni 1873-77, si restaurò il campanile e si realizzarono l’altare attuale e i confessionali. Nel 1909 fu costruita la tribuna e nel 1919 fu acquistato l’armonium. Importanti restauri furono eseguiti nel 1962 e nel 1964. Infine, nel 1985, la copertura in ardesia del tetto è stata sostituita con pietre di Bergamo a spese del comune, e gli interni e gli esterni dell’edificio sono stati puliti e restaurati.
Un’Avventura Spirituale e Culturale
La visita al Santuario della Madonna del Bealetto non è solo un’esperienza di fede, ma anche un’occasione per immergersi nella storia e nell’arte del territorio. Gli amanti della storia locale potranno approfondire le vicende che hanno plasmato il santuario nel corso dei secoli, mentre gli appassionati d’arte potranno ammirare le opere che ne adornano l’interno. Per i più avventurosi, il santuario può rappresentare un punto di partenza per esplorare i sentieri che si snodano tra le montagne circostanti, alla scoperta di panorami mozzafiato e di angoli nascosti di rara bellezza. Si narra che anticamente, i pellegrini raggiungessero il santuario attraverso sentieri impervi, portando con sé offerte e preghiere. Cercare di ripercorrere questi antichi cammini può essere un modo suggestivo per rivivere la spiritualità dei tempi passati.
Strada Provinciale per Valdieri, 3, 12010 Entracque CN, Italy