Santuario Madonna dei Ponticelli Consolatrix Afflictorum: Fede, Storia e Miracoli nell’Appennino Modenese
Immerso nel cuore dell’Appennino Modenese, il Santuario Madonna dei Ponticelli Consolatrix Afflictorum rappresenta un luogo di profonda spiritualità, storia e arte, meta di pellegrinaggi secolari. Eretto a custodia di un’immagine miracolosa, il santuario custodisce una storia intrisa di fede popolare e devozione mariana.
Un’Oasi di Fede dalle Origini Cinquecentesche
Le origini del santuario risalgono al XVI secolo, con il più antico documento attestante la sua esistenza datato 1519. In questo periodo, l’immagine della Madonna, venerata con il titolo di Consolatrix Afflictorum (Consolatrice degli Afflitti), era già oggetto di devozione. Il santuario, nella sua forma attuale, è il risultato di una ricostruzione completa avvenuta tra il 1872 e il 1880, su progetto dell’ingegner Achille Sammarini. L’edificio si presenta con una struttura a tre navate, una facciata in mattoni sormontata da un timpano e un campanile che ne adorna il fianco.
L’umile oratorio cinquecentesco è stato elevato a santuario diocesano nel 1939, a testimonianza della profonda importanza che riveste per la comunità locale e per i fedeli provenienti da tutta Italia.
Il Miracolo della Pastorella Sordomuta: Una Leggenda di Fede e Guarigione
Il cuore pulsante del santuario è legato al racconto del miracolo della pastorella sordomuta. La leggenda narra che, in località Soriglia, nei pressi del santuario, un’immagine della Madonna dipinta su un pilastro parlò alla giovane, che si era rifugiata sotto l’effige per ripararsi da un temporale. La Vergine le chiese di trovarle un riparo più consono. Miracolosamente, la pastorella riacquistò l’udito e la parola. In segno di gratitudine e per onorare la volontà della Madonna, fu eretto un oratorio, nucleo originario dell’attuale santuario.
L’Immagine Miracolosa: Opera d’Arte e Oggetto di Devozione
All’interno del santuario, sull’unico altare in scagliola risalente al 1631, è custodita l’immagine della Madonna con Bambino seduta in trono, attribuita al pittore Bernardino Loschi, attivo agli inizi del XVI secolo. Quest’opera d’arte, oltre al suo valore artistico intrinseco, rappresenta il fulcro della devozione popolare, il punto di riferimento per i fedeli che cercano conforto, speranza e intercessione.
Un Tesoro di Ex Voto: Testimonianze di Fede Ricevuta
Sebbene la pagina originale indicasse l’assenza di una raccolta di ex voto, è consigliabile verificare in loco se nel tempo sia stata allestita una collezione di doni votivi. Gli ex voto, oggetti di varia natura offerti come ringraziamento per una grazia ricevuta, rappresentano una testimonianza tangibile della fede e della devozione dei fedeli. La loro presenza arricchirebbe ulteriormente il valore storico e spirituale del santuario.
Un Eremita Custode: Storia di Devozione e Sacrificio nel Settecento
Nel 1741, la cura del santuario fu affidata a un terziario francescano votato a vita eremitica. Questo custode si dedicò con passione alla raccolta di fondi per la manutenzione dell’edificio, vivendo una vita di preghiera e sacrificio al servizio della Madonna e dei pellegrini. La sua figura rappresenta un esempio di profonda devozione e impegno per la conservazione di questo luogo sacro.
Spunti di Ricerca Avventurosa: Alla Scoperta dei Dintorni del Santuario
Oltre alla dimensione spirituale, il Santuario Madonna dei Ponticelli offre l’opportunità di esplorare i suggestivi dintorni dell’Appennino Modenese. Ecco alcuni spunti per un’esperienza di scoperta e avventura:
- Località Soriglia: Ripercorrete i passi della pastorella sordomuta visitando la località Soriglia, dove si narra sia avvenuto il miracolo. Cercate tracce del pilastro originale su cui era dipinta l’immagine della Madonna (se ancora esistente) o eventuali segni commemorativi.
- Sentieri Naturalistici: Esplorate i sentieri che si snodano nei boschi circostanti, immergendovi nella natura incontaminata dell’Appennino Modenese. Scoprite panorami mozzafiato e angoli nascosti di rara bellezza.
- Archivi Storici: Approfondite la storia del santuario consultando gli archivi parrocchiali o diocesani. Potreste scoprire documenti inediti, antiche pergamene e curiosità sulla vita del santuario nei secoli passati.
La storia dei frequenti allagamenti dell’edificio nel Settecento può essere lo spunto per una ricerca più approfondita sulle modifiche strutturali apportate nel corso dei secoli per proteggere il santuario dalle intemperie.
41012 San Marino MO, Italy