Nella seconda metà del Seicento, la chiesa viene ampliata sul lato orientale in un vano più largo della precedente navata, con l’allestimento di un nuovo altare. Attorno al 1670-80 la chiesa viene ampliata ulteriormente e accanto a essa viene edificato un vasto complesso per esercizi spirituali. Al piano terreno due tratti di portici disimpegnano ampi locali, e al primo si sviluppano dei corridoi affiancati da numerose cellette.Descrizione: Statua seicentesca in legno dorato della Madonna col Bambino. L’opera, posta sull’ancona dell’altare, reca l’iconografia della Madonna della Neve e del Carmelo. Immagine: Statua
Ubicazione originaria del Santuario: Nella sacrestia e lungo le pareti della cappella. Tipologia degli ex voto: Tavolette dipinte
Il primo documento che cita questa cappella è un testamento, redatto a Cuneo il 9 febbraio 1261, in cui donna Ricalda, moglie di Basso Giovanni, lascia erede la Certosa di Pesio e lega varie offerte a chiese dei dintorni, tra cui soldi 12 all’opera di Santa Maria a Boves. Dai lavori di scavo archeologico all’interno e all’esterno del santuario, iniziati nel marzo 1999 e conclusi nell’estate del 2000, sono emersi elementi che confermano l’esistenza di un edificio religioso di epoca romanica al di sotto della pavimentazione lignea ottocentesca.
Il primo documento che cita questa cappella è un testamento, redatto a Cuneo il 9 febbraio 1261. / Nella seconda metà del Quattrocento la cappella viene affrescata con un dettagliato ciclo dedicato alle storie della Vergine e dell’infanzia di Gesù. / Nella seconda metà del Cinquecento, ma prima della visita apostolica del 1583, la chiesa viene ampliata sul lato occidentale nella forma attuale e munita di volta a botte lunettata sia sui lati maggiori che su quello minore verso l’attuale ingresso. Il tutto viene affrescato con due sequenze: nelle lunette sovrastanti le pitture quattrocentesche vengono dipinte scene della passione di Gesù, mentre nel tratto aggiunto viene raffigurato il giudizio universale. La prima descrizione della chiesa risale alla visita apostolica di mons. Gerolamo Scarampi nel febbraio 1583. La chiesa si presenta a unica navata con volta dipinta e un unico altare. / Nella seconda metà del Seicento, la chiesa viene ampliata sul lato orientale in un vano più largo della precedente navata, con l’allestimento di un nuovo altare. Il tutto decorato con pitture e arredi di discreta fattura. / Attorno al 1670-80 la chiesa viene ampliata ulteriormente e accanto ad essa viene edificato un vasto complesso per esercizi spirituali, con due tratti di portico a forma quasi di chiostro. /Nel 1998 iniziano radicali opere di restauro, della chiesa, degli affreschi, con nuovi impianti tecnologici. / Nel 2000 viene realizzato un nuovo altare in bronzo lucido, opera dello scultore Garis.
Quando con apposito decreto vescovile si erige la compagnia del Carmine con bolla generale dei Carmelitani in data 7 maggio 1705, la Madonna dei Boschi è arricchita di tutte le indulgenze, grazie e favori concessi all’ordine dei Carmelitani.
Attualmente è un ente dotato di personalità giuridica autonoma.
La cura spirituale dl santuario era ed è tuttora affidata a un cappellano residente nel santuario. In passato il cappellano si occupava anche della scuola per i bambini della zona.
Il patronato che il comune di Boves esercitava sul santuario trova conferma nella capitolazione che stipula con il cappellano all’inizio del XVIII secolo. Il comune risulta proprietario sia della chiesa che dell’annessa casa per esercizi spirituali. Ma il primo riconoscimento legale, richiesto per controversia sul diritto, è una sentenza del 17 maggio 1873.
12012 Boves, Province of Cuneo, Italy
Madonna dei Boschi
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