Madonna degli Angeli

Intorno al 1665 fu edificato l’edificio attuale: si tratta di un edificio semplice, ad aula, internamente, sulla parete di fondo, troviamo l’altare maggiore, con la maestà che sovrasta l’altare stesso.Descrizione: Edicola rappresentate la Vergine Maria, bassorilievo in marmo (non datato). Entrata in uso: nell’anno 1664 Immagine: Statua
Ubicazione originaria del Santuario: Appesi sulle pareti interne del santuario. Note sulla raccolta: Oggi la maggior parte degli ex voto è costituita da lamine argentee a forma di cuore e da fiocchi di stoffa. I fiocchi di stoffa sono in genere legati alla richiesta di protezione per i neonati. Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Oggetti di oreficeria, Oggetti vari Conservazione attuale: Per motivi di sicurezza non forniamo la collocazione attuale.
Archivio Parrocchiale di Caprigliola.
Sulla porta del santuario si legge la data 1664, ma l’edificio in realtà è molto più antico, essendo attestato già in epoca altomedievale. L’edificio originario ha subito nel tempo variazioni, modifiche e restauri, derivando da un antico ospedale. Un atto contenuto in due codici conservati nell’Archivio Storico del Comune di Sarzana, ovvero il Registrum Vetus ed il Registrum Novum, attesta che, nel trattato di Pietrasanta, tra il Comune di Lucca e quello di Sarzana, quest’ultimo percepiva la metà del provento del dazio della dogana del sale nel tratto compreso tra Porta Beltrame (Pietrasanta) e l’ospedale di Arforara. Alcuni studi, tra cui quello di Ricci, identificano con molta probabilità il sito dell’ospedale con quello attuale del santuario. E’ molto probabile che l’ospedale esistesse già due secoli prima del Registrum. Il passaggio da ospedale a oratorio dedicato alla Vergine, paresia avvenuto prima del 1590, quando si stava svolgendo una visita pastorale. Secondo la leggenda di fodazione, il marchese Negri fu salvato per intervento divino da alcuni briganti che stavano per assalirlo. Questa scheda è stata compilata da Gabriele Costa. Durante i primi anni del XVIII secolo, presso il santuario abitavano due eremiti, che se ne occupavano materialmente. I due eremiti più antichi dei quali sia rimasta memoria erano: Domenico Spezzini di Santo Stefano e Pietro di Francia. Fino al 1940 furono numerose le dispute tra il clero parrocchiale e la famiglia Negri-Pavese, che rivendicava diritti di giuspatronato sul santuario. Il clero parrocchiale, infatti, riconosceva i marchesi quali benefattori, ma non patroni del santuario.

54011 Caprigliola MS, Italy


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