Eremo del beato Antonio Patrizi

Eremo del Beato Antonio Patrizi: Un Luogo di Devozione e Storia nel Senese



Eremo del Beato Antonio Patrizi a Monticiano: Un Cammino tra Fede e Storia

Immerso nei boschi del senese, nei pressi di Monticiano, si trova un luogo di profonda spiritualità e storia: l’Eremo del Beato Antonio Patrizi. Sebbene oggi ridotto a una modesta chiesetta, questo luogo custodisce memorie secolari legate a figure di spicco dell’ordine agostiniano e alla devozione popolare.

Eremo del Beato Antonio Patrizi

Il Masso della Croce e l’Impronta del Beato Pietro da Firenze

Uno degli elementi più suggestivi dell’eremo è senza dubbio il cosiddetto “Masso della Croce”. Su questa roccia, secondo la tradizione, è impressa l’orma del piede del Beato Pietro da Firenze. Si narra che il beato Pietro lasciò questa impronta durante l’incontro con Antonio Patrizi, benedicendo successivamente Monticiano da quel punto.

Masso della Croce

La presenza di questa impronta, testimonianza tangibile di un evento miracoloso, rende il Masso della Croce un punto focale per la preghiera e la riflessione. I visitatori possono contemplare questo segno tangibile della fede e ripercorrere idealmente le orme dei due beati.

Un Eremo tra Storia e Leggenda: I Santi Agostiniani

L’eremo ha visto l’alternarsi di diverse figure religiose. Verso la fine del XIII secolo, gli Agostiniani di Camerata, che inizialmente conducevano una vita eremitica, si trasferirono a Monticiano. Tuttavia, l’eremo non fu completamente abbandonato e divenne dimora del Beato Pietro da Firenze per circa vent’anni, tra il Duecento e il Trecento.

Il culto principale, tuttavia, è legato alla figura del Beato Antonio Patrizi, un agostiniano che, secondo le agiografie, si recò in pellegrinaggio a Camerata per incontrare il Beato Pietro da Firenze. La vita di Antonio Patrizi è avvolta nel mistero, tanto che anche la data della sua morte rimane incerta, collocandosi tra il 1311 (anno della morte di Pietro da Firenze) e il 1325-1330.

Antonio Patrizi è considerato il primo pellegrino a recarsi a Camerata per incontrare Pietro. Dopo la sua morte, gli abitanti di Monticiano presero l’abitudine di visitare l’eremo ogni martedì dopo Pasqua, in memoria del pellegrinaggio compiuto da Patrizi. Questa pratica devozionale è attestata dal 1681, ma si ritiene che risalga al periodo immediatamente successivo alla morte del Patrizi, considerato in odore di santità.

Spunti per una Visita All’Eremo del Beato Antonio Patrizi

Oltre al suo valore spirituale, l’Eremo del Beato Antonio Patrizi offre anche spunti per una visita all’insegna della scoperta e dell’avventura.

  • Trekking e Natura: Il sentiero per raggiungere l’eremo si snoda attraverso i boschi del senese, offrendo un’esperienza di immersione nella natura incontaminata. È un’occasione perfetta per gli amanti del trekking e delle passeggiate all’aria aperta.
  • Ricerca Storica e Artistica: Sebbene la chiesetta attuale sia modesta nelle dimensioni, merita una visita per apprezzarne la semplicità e la spiritualità. Approfondire la storia dei due beati e dell’ordine agostiniano può arricchire la visita.
  • Momenti di Riflessione: L’atmosfera di pace e tranquillità che si respira all’eremo invita alla riflessione e alla preghiera. È un luogo ideale per ritrovare se stessi e allontanarsi dallo stress della vita quotidiana.

Informazioni Utili

Tipologia degli ex voto: Tavolette dipinte, Oggetti di oreficeria

Conservazione attuale: Per motivi di sicurezza omettiamo la collocazione attuale.

Riferimenti Bibliografici:R. Arbesmann, A legendary of early Augustinian Saints, in Analecta Augustiniana, XXIX, Roma 1966.

Questa scheda è stata compilata da Chiara Petreni.


53015 Monticiano SI, Italy



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