L’interno della chiesa superiore è stato rinnovato nel 1999. All’interno della struttura precedente è stato creato una specie di guscio in legno che, da una parte, contiene tutti i nuovi impianti tecnologici e, dall’altra, riformula radicalmente la percezione dello spazio interno. Ventisei travi lamellari di forma arcuata, alti 16 metri, fissati a pavimento con cerniere metalliche e a parete mediante distanziali in ferro non a vista, sostengono il nuovo rivestimento e, nel contempo, danno alla navata una scansione e un ritmo che ne enfatizzano la lunghezza e l’altezza, come un tempo le costolature della tradizione gotica. Il rivestimento verticale in pannelli di faggio segue l’andamento curvilineo delle travi lamellari e disegna un profilo avvolgente, aperto verso l’alto, che ricorda il gesto delle mani congiunte in preghiera. In corrispondenza delle quattro testate, che chiudono l’impianto cruciforme del tempio, questo rivestimento diventa diritto aprendosi verso l’alto con un grande intaglio che permette l’allocazione del grande organo a canne, in un lato del transetto, la visione dei nuovi dipinti e della grande statua lignea del Cristo Redentore-Risorto sospesa al centro della parete di fondo. Anche il soffitto a due spioventi è stato coperto appendendo delle porzioni di volte costituite da un’ossatura lignea cui sono stati fissati dei pannelli in legno di faggio che riprendono la scansione del rivestimento parietale. Il risultato finale è una forma vagamente ovale che avvolge e racchiude tutto lo spazio visivo, come il fasciame all’interno della carena di una nave: una sorta di arca biblica. In alto l’impianto cruciforme della pianta raccorda nella maniera classica, attraverso dei pennacchi lignei, la forma quadrata del centro al cerchio della cupola, il cui volume però è stato ridotto mediante l’inserimento di una controcupola più piccola fissata al tamburo esistente e costituita da una ossatura di travi lamellari e pannelli concentrici in faggio.Descrizione: Sei tele di Mario Bogani di Fenegrò collocati nella chiesa superiore del complesso cultuale, con la raffigurazione di scene della vita di san Giovanni Bosco e della diffusione dell’opera del santo da parte dei suoi discepoli. Tre raffigurazioni si trovano nel transetto destro, due nel sinistro (a fianco del grande organo) e una, al fondo, sulla controfacciata. Entrata in uso: nell’anno 1961 Immagine: Dipinto Descrizione: Statua del Cristo Redentore nella luce della Risurrezione, collocata al centro del presbiterio, opera dello scultore Corrado Piazza; Gesù fu colui che chiamò Giovanni Bosco ad annunziare al mondo, e specialmente ai giovani, il Vangelo, da qui la grande devozione per questa statua del Cristo. Entrata in uso: nell’anno 1961 Immagine: Statua
Conservazione attuale: Nel santuario

Il tempio era già stato promesso in voto durante la prima guerra mondiale, ma la prima pietra venne posata l’11 giugno 1961. All’età di nove anni, il piccolo Giovanni Bosco sognò la Vergine che gli appariva sul prato dove oggi sorge il tempio e lo indirizzava verso la sua futura vocazione. Questo era il luogo dove Giovannino era nato nel 1815 ed aveva vissuto per due anni. Durante la guerra venne promessa in voto la costruzione del tempio, che si avviò nel 1957, con l’abbattimento della cascina Biglione – Damevino. Il tempio di Don Bosco, che sorge sul colle nativo di san Giovanni Bosco, è stato voluto dai Salesiani al termine dell’ultimo conflitto mondiale. Il piccolo Giovanni, a soli nove anni, ebbe un sogno che gli preannunciava la sua futura vocazione, ambientato proprio nel prato su cui è stato edificato il santuario. Il progetto scelto è dell’ing. Enea Ronca. Consta di due chiese sovrapposte. La prima pietra fu posta nel giugno del 1961 e nel giro di pochi anni l’intera struttura fu ultimata. Da principio, però, fu agibile solo la chiesa inferiore. Nel 1984, con alcuni interventi essenziali, fu aperta al culto anche la chiesa superiore. Nel 1999, grazie alle disposizioni testamentarie di un benefattore, si sono avviati i lavori per la sua sistemazione definitiva, compresi un moderno impianto di riscaldamento e di condizionamento d’aria e la soluzione ottimale del problema acustico, resa possibile dalle moderne tecnologie.

Frazione Morialdo, 30, 14022 Castelnuovo Don Bosco AT, Italy


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