Si trattava di una cappella interna alla Chiesa di San Bartolomeo dove, nel 1400, fu sistemato il Crocifisso dei Bianchi, provenienti da Lucca e guidati da messer Niccolò Giunigi. Il crocifisso era stato donato ai carmelitani. Tuttavia soltanto nel 1558, a seguito di eventi miracolosi, la cappella fu ricostruita e ingrandita per contenere l’afflusso dei pellegrini.Descrizione: Si tratta di un crocifisso ligneo del XIV-XV secolo. Entrata in uso: tra l’anno 1400 e l’anno 1558 Immagine: Altro Tipo: Oggetto del culto non classificabile come immagine o reliquia
Ubicazione originaria del Santuario: Intorno al Crocifisso miracooloso. Note sulla raccolta: Data la distruzione della chiesa originaria, non si sono conservati ex voto. Tipologia degli ex voto: Oggetti vari Conservazione attuale: Data la distruzione della chiesa originaria, nessun ex voto si è conservato.

Si trattava di una cappella-santuario presente all’interno della chiesa conventuale dei Carmelitani di Prato. L’antico convento dei carmelitani e la chiesa oggi non esistono più: il complesso andò interamente distrutto a causa di un bombardamento avvenuto nel mese di febbraio del 1944. Nell’immediato dopoguerra iniziarono i lavori di ricostruzione e si conclusero nel 1958. Il nuovo convento e la nuova chiesa furono progettati da Ivo Lambertini. Fortunatamente il crocifisso in questione si salvò dai bombardamenti ed è oggi conservato nella cripta della nuova chiesa. Nel giorno 8 aprile, venerdi santo dell’anno 1558, Domenica, figlia di Alesso del Serpente, tornata dalle funzioni della settimana santa, giunse al Carmine e vide il crocifisso che piangeva e apriva gli occhi. Il 13 dello stesso mese Bartolomeo del Berna di Barbabianca, bambino di circa undici anni, dopo aver pronunciato una breve preghiera di fronte al Crocifisso, lo vide aprire e chiudere gli occhi più volte. In breve tempo la notizia di questi miracoli si diffuse richiamando numerosi fedeli. Questa scheda è stata compilata da Virginia Barni.

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59100 Prato, Province of Prato, Italy